Palazzo Salimbeni si potrà ancora definire “Rocca”? Un dubbio legittimo se con questo termine si intende un fortino di quella che viene definita “senesità”. La Banca Monte dei Paschi di Siena si è infatti aperta all’internazionalizzazione e ai mercati d’oltreocenao per la prima volta nella sua storia plurisecolare. David Martinez, numero uno del fondo Fintech, e Roberto Isolani responsabile dei mercati e clienti internazionali di Btg Pactual, sono stati cooptati nel cda presieduto da Alessandro Profumo. Sostituiscono Marco Turchi e Paola Demartini, i due ex consiglieri nominati dalla Fondazione Mps, che avevano lasciato circa un mese fa, dopo i numerosi “inviti” in questo senso, proprio per far posto ai nuovi soci con i quali Palazzo Sansedoni ha stretto un patto parasociale sul 9% del capitale della Banca. Un ingresso ai massimi livelli per i due fondi che, come scritto nel patto, almeno fino a luglio 2015 resteranno a Siena, e quindi parteciperanno al rinnovo del cda di Mps in programma nel prossimo aprile.
Cosa succede adesso a Mps? Uscendo dalla sede della banca i due nuovi consiglieri sono entrati subito nella stessa auto e ai giornalisti che chiedevano com’era andata la prima giornata a Siena il solo Martinez ha risposto con una parola: «difficile». Bocche cucite anche quelle di tutti gli altri consiglieri e di Profumo. L’unico ad aver commentato l’arrivo dei nuovi è stato l’ad di Mps Fabrizio Viola: «Sono persone molto preparate, daranno il loro contributo. Sono contento di averli nel cda», ha detto Viola senza invece dire niente sull’incontro da lui avuto ieri a Francoforte con i tecnici della Bce in vista degli stress test. Un appuntamento che il Monte dei Paschi aspetta con una certa apprensione, anche se nessuno vuol sentire parlare di un nuovo aumento di capitale dopo quello da 5 miliardi chiuso a giugno.
Soddisfazione in Fondazione Mps Soddisfazione, invece, l’ha espressa la Fondazione che in una nota ricorda che Martinez e Isolani rappresentano «esponenti di altissimo livello dei fondi Fintech Advisory e Btg Pactual Europe», che entrano nel cda del Monte grazie «all’esito positivo dell’azione di moral suasion svolta dalla Fondazione, anche con l’ausilio delle istituzioni locali, in attuazione degli impegni di best effort assunti con il patto parasociale».