La settimana che dovrebbe registrare un’accelerata nei diversi filoni d’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena e dalla quale è possibile attendersi nuovi colpi di scena (leggi), si è aperta quest’oggi a Firenze con il riesame del tribunale sulla scarcerazione di Gianluca Baldassarri, ex capo area finanza di Rocca Salimbeni e unico indagato per cui i tre Pm senesi Aldo Natalini, Antonino Nastasi e Giuseppe Grosso chiesero l’arresto. Misura sancita poi dal Gip Ugo Bellini il 17 marzo scorso non senza colpi di scena. Baldassarri era stato infatti arrestato a Milano il 14 febbraio ma uscì dal carcere per alcuni “vizi procedurali” impugnati dall'avvocato difensore Filippo Dinacci, il 16 marzo, per poi essere fermato nuovamente 24 ore più tardi. Ed ecco che anche oggi non è mancato il colpo di scena al tribunale di Firenze dove, durante l’udienza di Baldassarri presente in aula, è scattato l’allarme bomba che ha portato all’evacuazione. I lavori sono poi ricominciati nelle aule del tribunale solo dopo gli interventi degli artificieri che non hanno trovato esplosivi (leggi). Il giudice del Tribunale del Riesame di Firenze riunito questa mattina per decidere sulla richiesta di scarcerazione per Baldassarri si è poi riservato sulla decisione. L'avvocato Dinacci ha chiesto l'annullamento della misura cautelare «per motivi formali visto che – ha spiegato uscendo dall'Aula – abbiamo fatto un interrogatorio davanti al Gip senza conoscere le carte e senza sapere le motivazioni dell'arresto, o in subordine gli arresti domiciliari». Il giudice Livio Genovese, presidente del Collegio del Tribunale del riesame di Firenze, ha ora quattro giorni di tempo per depositare la sua decisione. In Aula l'accusa era rappresentata dal Pm di Siena Natalini.
 
Nuove ipotesi di reato per Mussari e Vigni Intanto si ampliano le ipotesi di reato constestate dalla Procura di Siena all'ex Presidente del Monte dei Paschi, Giuseppe Mussari e all'ex Dg Antonio Vigni. Secondo quanto scrive il quotidiano “La Stampa”, ai due ex manager, la Procura di Siena, contesterebbe ora anche il reato di falso in bilancio relativo agli esercizi 2009, 2010, 2011. Da segnalare che la Procura già contesta l'ipotesi di falso in prospetto relativamente all'aumento di capitale del Monte del 2008 al servizio dell'acquisto della Banca Antonveneta.
 
Fondazione Mps, ipotesi di azione di responsabilità Per la Fondazione Mps, guardando all'articolo 2393 bis del codice civile, arriva un nuovo assist che aprirebbe la strada per un'azione diretta di responsabilità senza dover passare per l'assemblea dei soci. Si tratta dell'azione esercitata da una minoranza qualificata di soci nei confronti degli amministratori per far ottenere alla società il risarcimento del danno che loro comportamenti inadempienti abbiano provocato al suo patrimonio. Per le società quotate, i soci che si ritengono danneggiati devono essere titolari, salvo disposizioni diverse dello statuto, di almeno 1/20 (5%) del capitale sociale. Inoltre con l'articolo 2393 bis, il singolo socio o il terzo possono anche agire contro gli amministratori per ottenere il risarcimento dei danni subiti, indipendentemente dalle azioni di responsabilità che siano state intraprese dalla società. Questa forma di azione è prevista nei casi in cui il socio abbia subito un danno diretto, ad esempio la partecipazione ad aumento di capitale caratterizzato da falso in prospetto o bilanci falsi. Nel caso di Mps, l'ipotesi di falso in prospetto sussisterebbe per l'aumento di capitale del 2008, quella di falso bilancio, non è escluso che vi si aggiunga anche quella di falso in prospetto, sussisterebbe per l'aumento di capitale del 2011. Nel primo caso la Fondazione spese oltre 3 miliardi, di cui quasi 350 milioni a debito, nel secondo caso si indebitò per altri 600 milioni. L'azione del socio può essere esercitata entro i cinque anni dal compimento dell'atto pregiudizievole. Per l'eventuale danno diretto sull'aumento di capitale del 2008 la Fondazione potrebbe avere solo una manciata di giorni a disposizione: il prospetto, l'atto pregiudizievole verso il socio, fu pubblicato sui quotidiani intorno al 25 aprile 2008, tre giorni dopo venne avviata la ricapitalizzazione. Potremmo dunque essere a ridosso del termine quinquennale.
 
L’attesa per nuovi sviluppi Sul fronte inchieste il 10 aprile nel Palazzo di Giustizia di Siena si terrà l'udienza preliminare, dopo il terzo rinvio deciso dal Gup Monica Gaggelli, per il procedimento di privatizzazione dell'aeroporto di Ampugnano, la "madre" di tutte le inchieste sul Monte dei Paschi. Questa settimana, secondo quanto riportato oggi da Il Corriere della Sera, i Magistrati valuteranno anche la relazione della Banca d’Italia che ha chiuso l’ispezione sul dissesto dell’istituto di credito senese con una richiesta di risarcimento pari a 5 milioni di euro (leggi). Attesi poi a giorni i risultati sull’esame autoptico nell’ambito del filone d’inchiesta sull’istigazione al suicido di David Rossi. Anche in questo ambito dovrebbe registrarsi in settimana una forte accelerata nella ricostruzione delle ultime ore di vita del capo della comunicazione di Mps.