Gli inquirenti hanno perquisito le proprietà di Antonio De Gortes, figlio dell'ex fantino Aceto e l'Enoteca Italiana, il cui ristorante è gestito dal fratello Alberto. «L'inchiesta sarebbe collegata a quella sul Mps. Cinque gli indagati».
 
Secondo quanto si apprende, come riportato da La Nazione «l’attenzione dei magistrati è concentrata intorno alle attività di De Gortes che figura quale azionista e amministratore unico di due società, Blue Wind e Sg Investimenti che in passato hanno rilevato alcuni immobili da Tenimenti Mps».

Le accuse sarebbero di turbativa d'asta e infedeltà immobiliare. «Una volta acquistati gli immobili – spiegano le agenzie – sarebbero stati rivenduti, in breve tempo, a prezzi nettamente superiori. L'inchiesta sarebbe un nuovo filone di quella su Antonveneta. Oltre al materiale cartaceo sarebbero stati sequestrati anche alcuni computer. De Gortes, avvicinato in procura dai giornalisti che gli chiedevano il motivo della sua presenza, ha detto di essere lì per presentare una querela contro un settimanale».

La replica del legale Martini Oggi l'intervento del legale di De Gortes Roberto Martini che ha precisato: «L'indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Siena riguarda una vicenda che nulla ha a che vedere con la nota inchiesta sulla complessa e variegata questione Mps-Antonveneta-Derivati e che, diversamente, riguarda un rapporto contrattuale tra una società facente riferimento al Sig. Degortes (e della quale non è più nè socio nè amministratore dal gennaio 2011) e l'Enoteca Italiana, avente ad oggetto la gestione del ristorante interno ai locali della predetta Enoteca Italiana. Non esiste pertanto alcun collegamento – conclude il legale – tra le perquisizioni effettuate ieri mattina e le complesse indagini condotte dalla procura della Repubblica di Siena in merito alla nota questione Banca Mps».