SIENA – Prima i numeri, adesso l’approvazione di Moody’s. La risalita di Mps è certificata dagli attestati ricevuti nelle ultime settimane.

Dopo i dati di bilancio, arriva ora il riconoscimento dell’agenzia che ha portato il rating standalone Baseline Credit Assessment (“BCA”) a “b1” da “b3”, il long-term deposit rating a “Ba2” da “B1”, e il subordinated debt rating a “B2” da “Caa1”. Il rating del long-term senior unsecured debt è stato migliorato di 3 notch a “B1” da “Caa1”.

Secondo Moody’s, i risultati finanziari riportati dalla Banca nell’ultimo trimestre del 2022 riflettono già un miglioramento strutturale della redditività, a cui ha contribuito il piano di esodi incentivati oltre ai benefici generati dall’incremento dei tassi di interesse. L’agenzia di rating ha confermato a stabile l’outlook su long-term deposit e senior unsecured debt rating che da un lato riflette il rafforzamento della viability della Banca e i potenziali ulteriori miglioramenti del suo profilo finanziario e, dall’altro, sconta un generale atteso deterioramento del contesto in Italia.

Moody’s sottolinea, infine, che il recente aumento di capitale di Euro 2,5 miliardi ha permesso di completare le azioni necessarie a consolidare la solvibilità della banca e ricostruire la sua capacità di generare redditività. La Borsa ha reagito positivamente alla comunicazione, veicolata da Rocca Salimbeni, facendo registrare in apertura un rialzo dello 0,95%.