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SIENA – L’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, ha illustrato l’ambizioso progetto di fusione con Mediobanca.

Il banchiere ha delineato l’iniziativa volta a “costruire la terza forza competitiva nel settore bancario italiano”.

In tale scenario, la partecipazione di Mediobanca in Generali è stata definita da Lovaglio come “non cruciale”. Lovaglio ha chiarito che Generali, pur garantendo “redditività”, non riveste un ruolo determinante nel raggiungimento delle potenzialità espresse dall’aggregazione bancaria. L’amministratore delegato ha anche previsto che il cammino verso l’acquisizione delle necessarie autorizzazioni si concluderà all’inizio di luglio, ponendo in evidenza come il contributo di Generali nella nuova entità risulterà minore rispetto a quello attuale per Mediobanca.

In riferimento alle strategie future riguardanti Generali, Lovaglio ha espresso: “ci offre opzioni per il futuro in termini di cooperazione, ma il nostro obiettivo principale è creare una forza competitiva nel contesto italiano”. Rispondendo indirettamente ad Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, Lovaglio ha affrontato il tema delle potenziali dissinergie derivanti dall’operazione, rassicurando che queste ultime “saranno minime e le gestiremo al meglio, ponendo grande attenzione ai clienti e al personale” di Mediobanca, in particolare nei settori del personal and investment banking.

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