«Con la decisione di procedere alla esternalizzazione di tutto o di una parte del Consorzio Operativo, la nuova dirigenza della Banca Mps sconfessa totalmente il parere espresso unanimemente lo scorso aprile in consiglio comunale da tutti i consiglieri comunali senesi e il neo presidente Profumo dimostra di considerare carta straccia l'indirizzo affidato all'allora sindaco Ceccuzzi, che sostiene di essere stato colui che ne ha indicato la nomina». La denuncia arriva direttamente dall’Associazione Confronti di Siena all’indomani della seconda riunione del Tavolo Tecnico tra sigle sindacali e vertici di Banca Mps e, soprattutto, il giorno dopo delle “indiscrezioni” di alcuni analisti sulla semestrale di Rocca Salimbeni. Il conto chiuso al 30 giugno 2012 dovrebbe registrare una perdita di oltre 1 miliardo di euro e aprire le porte definitivamente allo Stato per l’ingresso nella banca senese (leggi).
 
L’appello «Lanciamo un appello a quei consiglieri affinché si esprimano e facciano sentire la loro voce – prosegue la nota dell’Associazione Confronti -. Nella mozione di maggioranza presentata il 3 aprile scorso in consiglio comunale a Siena i gruppi consiliari del Pd, Siena Futura, Riformisti, Sel, e Nuovo polo per Siena/Udc hanno dato mandato all'allora sindaco Ceccuzzi di porre in essere tutte le iniziative per garantire, tra l'altro, il mantenimento dell’indipendenza strategica della banca MPS e con essa del suo Consorzio Operativo di gruppo che gestisce un’attività strategica per la banca e irrinunciabile per la città. Anche chi non votò quella mozione, sostenne comunque l'irrinunciabilità della difesa del consorzio».
 
L’indirizzo disatteso «Oggi quell'indirizzo affidato all'allora sindaco Ceccuzzi, da lui condiviso e votato, viene completamente disatteso da quegli stessi vertici bancari di cui l'ex sindaco sostiene di essere stato il responsabile dell’atto di nomina. Dai consiglieri che votarono la difesa del Consorzio, ritenuto 'irrinunciabile' per la città, è lecito attendersi a questo punto una forte presa di posizione. Possibile che i vertici bancari nominati da Ceccuzzi, con l'accordo della sua maggioranza, disattendano completamente gli indirizzi indicati da quella stessa maggioranza e smantellino il Consorzio? E come può lo stesso Ceccuzzi, che ha votato la mozione e si vanta di aver indicato Profumo come presidente della banca MPS, non essere considerato il responsabile della perdita del posto di lavoro di centinaia di persone che oggi lavorano al Consorzio operativo?».