Confermata l'esistenza di una bozza di documento della Deputazione Generale di Fondazione Mps che avrebbe sfiduciato il presidente Gabriello Mancini, così come anticipato da agenziaimpress.it venerdì scorso (leggi). Lo conferma l'agenzia Ansa che rivela i retroscena e definisce il calendario della prossima resa dei conti in Palazzo Sansedoni.

La sfiducia a Mancini mai fatta Secondo l'Ansa torneranno a riunirsi lunedì sera i consiglieri della Deputazione generale della Fondazione Mps in vista della scadenza del mandato, fissata per il prossimo 3 agosto. I Deputati stanno predisponendo un documento 'di fine mandato' nel quale, almeno nella stesura preparata fino ad oggi (sette pagine), prendono le distanze dal presidente Mancini e dalla Deputazione amministratrice, da situazioni che, si legge, «hanno incrinato il rapporto tra Deputazione e gli organi della Fondazione», cose che «in tempi normali, avrebbero condotto sicuramente alla revoca degli organismi amministrativi». E se l'atto che non è mai stato preso, sostengono gli estensori del dopcumento è stato perchè «avrebbe causato danni irreparabili alla Fondazione».

«Emergenze da fronteggiare senza controllo sui risultati» I consiglieri estensori del documento si sarebbero già riuniti due volte a Palazzo Sansedoni, senza Mancini, comunque informato degli incontri. Nel documento, anticipato da MF,(e prima ancora da agenziaimpress.it) si ricordano le differenti competenze tra Deputazione generale e amministratrice ma anche come i 16 consiglieri della Generale, in particolare negli ultimi due anni di mandato, spesso si sono trovati a fare scelte con «un susseguirsi di emergenze da fronteggiare» senza avere un reale «controllo dei risultati, se non a posteriori». Non ultime quelle sull'aumento di capitale 2011 e quello del Fresh 2008.

Mercoledì 24 la resa dei conti Critiche anche per la decisione di dare il via libera all'abolizione del tetto del 4% per i soci privati. «Era nostro compito preciso – scrivono – anche con riferimento allo Statuto dell'ente, dare indicazioni del mantenimento del controllo della Banca». Un attacco pesante che verrà discusso nella riunione ufficiale della Deputazione già convocata da Mancini per mercoledì 24 luglio. Qui, secondo quanto si apprende, anche il presidente dovrebbe presentare un suo documento e non è escluso che alla fine vengano messi in votazione entrambi. Magari, in quello dei consiglieri, potrebbe esserci una 'censura' sulle scelte di Mancini e della Deputazione amministratrice, una 'resa dei conti' in una città che non riesce più a trovare pace .