SIENA – I primi nomi della lista sono quelli del presidente, Nicola Maione, e dell’amministratore delegato, Luigi Lovaglio. Poi a seguire altre dieci profili che il Mef ha individuato per il nuovo consiglio di amministrazione di Mps.
Si tratta di: Paola Lucantoni (docente universitaria), Annapaola Negri Clementi (avvocato), Laura Martiniello (docente universitaria), Lucia Foti Belligambi (commercialista), Domenico Lombardi (economista), Donatella Visconti (manager), Paolo Fabris De Fabris (avvocato), Renato Sala (manager bancario), Gianluca Brancadoro (avvocato), Stefano Di Stefano (dipendente Mef e consigliere uscente). Per il nuovo collegio sindacale della banca i nomi sono: Roberto Serrentino; Lavinia Linguanti. Supplenti, Pierpaolo Cotone e Valeria Giancola.
All’appello mancano le fondazioni bancarie. La scadenza per la presentazione è domani. Se venissero confermati i 15 membri attuali (il numero minimo può variare fino a un minimo di 9 consiglieri), il Tesoro ne avrebbe 10. A questi sono da aggiungere l’ad e il presidente. Posizioni che saranno ratificate dall’assemblea in programma il 20 aprile.
Lovaglio, già prima della presentazione della lista, aveva raccolto il consenso di Maurizio Leo: “Ha fatto bene, quindi ha la fiducia del governo”.Affermazione che assume valore in virtù del personaggio, in quanto in ambito economico è uno dei consiglieri più ascoltati da Giorgia Meloni. In più rappresenta il Mef, azionista di maggioranza di Mps.
“Lovaglio ha fatto buone cose perché i due miliardi e cinquecento milioni li ha recuperati, è riuscito a far sottoscrivere l’aumento di capitale”, ha aggiunto il rappresentante di Fratelli d’Italia, che poi alla domanda sulla prosecuzione del rapporto con Lovaglio, ha replicato con un rapido “Sì, sì”.