SIENA – Il Mef conferma il suo sostegno a Mps impegnandosi a sottoscrivere pro-quota l’aumento da 2,5 miliardi.
Il Monte deiPaschi ha preso atto della disponibilità del Mef, titolare di una partecipazione pari al 64,23% del capitale sociale della Banca, a “supportare le iniziative sul capitale che la Banca assumerà per il rafforzamento patrimoniale nel quadro del Piano Strategico 2022-2026 (…), per la quota di propria competenza a condizioni di mercato e nel quadro delle prescrizioni che dovessero essere stabilite dalle Autorità di vigilanza e di controllo”. Sottoscritto il pre-underwriting agreement finalizzato alla costituzione di un consorzio di garanzia, con Bank of America, Citi, Credit Suisse e Mediobanca nominate joint global coordinators dell’operazione.
La sottoscrizione dell’accordo di pre–underwriting precede la convocazione dell’assemblea di BMPS, che verrà chiamata a deliberare, tra l’altro, in merito alla prospettata operazione di aumento di capitale e che, allo stato, si prevede possa essere convocata contestualmente all’approvazione del rendiconto intermedio della gestione al 30 giugno 2022.
“Noi presenteremo la richiesta alla Bce” per l’aumento di capitale e “siamo abbastanza sicuri che anche la Ue approverà la proroga del periodo di ristrutturazione. L’assemblea la convocheremo in agosto e il varo del piano per l’aumento di capitale sarà nel quarto trimestre” ha detto l’ad Luigi Lovaglio, in conference call con gli analisti.
L’assise assembleare potrà tenersi solo a seguito del positivo completamento dell’iter autorizzativo in corso presso la Banca Centrale Europea per gli aspetti di competenza inerenti all’operazione e presso DG Comp, con riferimento alla revisione degli Impegni tra la Repubblica italiana e la Commissione europea relativi alla Banca attesa prossimamente, secondo quanto riferito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.