mps_24.jpgBanca Mps chiude il terzo trimestre 2014 con un rosso di 797 milioni, mentre nei primi nove mesi dell’anno la perdita è di 1.150 milioni di euro. Sul risultato netto, spiega la nota della banca, «hanno impattato componenti straordinarie non ricorrenti, tra cui il recepimento degli impatti derivanti dall’Asset Quality Review», condotta dalla Bce sulle banche europee. Il risultato operativo, al netto degli oneri non ricorrenti, risulta positivo per 1,6 miliardi di euro (+16,6% su base annuale). «Si va sempre avanti» ha commentato il presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo, all’uscita da Rocca Salimbeni dopo il cda che ha approvato i dati della trimestrale. Approvazione che sarebbe stata all’aunanimità secondo fonti vicine al cda. Mps ha sostenuto oltre 300 milioni di accantonamenti straordinari per tagliare oltre 1.300 dipendenti. La scorsa estate Mps aveva firmato infatti un accordo con le organizzazioni sindacali che passa anche per la chiusura di 150 filiali entro la prima parte del 2015.

Inviato piano aumento capitale a Bce  «Lunedì scorso è stato inviato il capital plan» per l’aumento di capitale da 2,5 miliardi alla Bce «per poter avviare la procedura d’approvazione». Lo ha detto il Ceo di Mps, Fabrizio Viola, aprendo la conference call con gli analisti. I risultati del Monte dei Paschi di Siena sono stati condizionati dall’eredità del passato, che hanno generato oneri straordinari non ricorrenti, «mi riferisco alle rettifiche legate all’Asset quality review e alle spese per l’uscita del personale che raggiungeranno a fine anno 5.200 unità in linea con il nostro Piano industriale» ha spiegato Viola. L’ad ha poi aggiunto: «Ci sono buone notizie sul fronte dei ricavi – ricordando la crescita del margine di interesse sulle attività core e la crescita del risultato operativo al netto degli oneri straordinari, «di quasi il 17% su base annuale». Ma  gli effetti dell’Asset quality review della Bce peseranno sui conti del Montepaschi anche sul quarto trimestre del 2014 come ha spiegato Viola.