SIENA – Nel giorno della resa dei conti in Cda, Montepaschi ha chiuso il 2021 con un utile netto di 310 milioni di euro. Si tratta del miglior risultato che la banca abbia realizzato dal 2015 e uno dei migliori dell’ultimo decennio nel quale Rocca Salimbeni ha registrato complessivamente 23,5 miliardi di euro di perdite.
Nel 2021 Mps ha aumentato i suoi ricavi a 2,98 miliardi di euro, in crescita dell’1,3% sull’anno precedente, grazie alla spinta delle commissioni (+3,8%) che ha compensato il calo del margine di interesse (-5,4%), mentre gli oneri operativi sono scesi del 3,6%, a 2,1 miliardi. Il risultato operativo lordo è salito del 15,3% a 874 milioni di euro. Il costo del credito si è mantenuto a 31 punti base, in linea con il costo del credito del 2020 al netto dell’effetto per l’operazione Hydra e delle rettifiche straordinarie per lo scenario Covid. Nel corso dell’anno la banca ha rafforzato anche i suoi indici patrimoniali grazie a una generazione di capitale pari a 140 punti base, frutto degli utili del periodo e delle azioni di capital management.
Banca Mps, Luigi Lovaglio è il nuovo amministratore delegato
Rispetto ai target del piano industriale approvato nel 2020 i ricavi sono più alti del 2,9% grazie ad una migliore dinamica delle commissioni (+3,2%), gli oneri operativi sono più bassi del 2,3% e il costo del credito si attesta a soli 31 punti base rispetto a un costo del credito atteso di 87 punti base. Decisamente più alti anche gli indicatori di capitale con l’azzeramento di uno shortfall atteso di 1,5 miliardi di euro. Nel corso del 2021 Mps ha aumentato da 4 a 4,1 miliardi di euro il livello di crediti deteriorati lordi e ha ridotto da 2,2 a 2,1 miliardi il livello di crediti deteriorati netti, grazie a un aumento del livello di copertura dal 46,5 al 47,9%. Le moratorie sono crollate del 98%, dai 15,5 miliardi del giugno 2020 a 0,3 miliardi di euro. Nell’orizzonte di 12 mesi, al 31 dicembre 2022, nell’ipotesi che l’aggiornamento dei modelli interni alle linee guida Eba si concluda entro la fine dell’esercizio 2022, potrebbe emergere un deficit capitale di 150 milioni di euro.
Il cda di Mps silura Bastianini. Via le deleghe all’amministratore delegato