Non si fermano le indagini attorno alla Banca Monte dei Paschi di Siena. Inarrestabile il lavoro degli inquirenti con continui colpi di scena. Si sarebbe aperto questa mattina un nuovo filone di indagini per sospetto insider trading e sono partite perquisizioni, disposte dalla Procura di Siena, da parte dei militari del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza a carico di componenti dell'attuale Consiglio di amministrazione di Rocca Salimbeni a Milano, Torino e Lecce. Si parla di fuga di notizie avvenute nei giorni scorsi relative a decisioni prese dal cda di banca Mps e «diffuse – indebitamente, secondo l'accusa – anche attraverso la stampa». I componenti del cda interessati sarebbero l'avvocato Michele Briamonte e l'ex presidente di Banca 121 Lorenzo Gorgoni, anche se al momento nessuno risulta iscritto nel registro degli indagati. Giovedì 28 febbraio scorso si era tenuta l'ultima riunione del Consiglio di amministrazione (leggi) che ha deciso, tra l'altro, l'azione di responsabilità e risarcitoria nei confronti dell'ex presidente Mussari e ex dg Vigni.
Abuso di informazioni privilegiate L'imputazione di insider trading, secondo fonti giudiziarie, sarebbe a carico di ignoti. Il nuovo fascicolo è stato aperto segnalando la violazione dell'art. 184 lettera B del Testo unico della Finanza che riguarda l'abuso di informazioni privilegiate. In sostanza i pm senesi indagano su notizie comunicate alla stampa, prima che al mercato azionario, a proposito di decisioni prese in seno al Cda di Mps riguardo l'azione di responsabilità contro gli ex vertici (Giuseppe Mussari e Antonio Vigni) e la richiesta danni per responsabilità extra contrattuale nei confronti di Nomura e Deutsche Bank. I magistrati ritengono, secondo l'ipotesi di indagine, che comunicazioni sensibili sarebbero state fornite a terzi estranei alla banca prima di depositare gli atti per la citazione al Tribunale di Firenze. La notizia, basata su indiscrezioni, sarebbe stata pubblicata da organi di informazione venerdì mattina, prima del comunicato stampa emesso dalla banca. Fonti giudiziarie hanno precisato però che l'attuale management della banca non sarebbe coinvolto nella nuova inchiesta e che l'istituto di credito è parte offesa.
Esposto alla Procura da banca A presentare l'esposto alla Procura di Siena dopo la pubblicazione delle notizie sull'azione di responsabilità e la richiesta di danni decise dal Cda di Mps, sarebbe stata, infatti, secondo quanto si apprende da fonti vincono all'inchiesta, la stessa banca. Venerdì mattina, in effetti, Mps ha presentato l'atto di citazione al Tribunale di Firenze e, subito dopo «nei tempi giusti» spiegano le stesse fonti, è stata diffusa la nota ai mercati e alla stampa.
Sequestrati 6 milioni di Euro sospetti Intanto, sempre stamani sarebbero stati sequestrati 6 milioni di euro tra somme e titoli, nella disponibilità dell'ex capo dell'area finanza di Mps, Gian Luca Baldassarri, fermato lo scorso 14 febbraio (leggi), del suo vice Alessandro Toccafondi, e di altre due persone coinvolte nell'inchiesta. Il denaro sarebbe stato trovato dopo segnalazioni per operazioni sospette ai fini della prevenzione del riciclaggio. I provvedimenti di sequestro sono stati firmati dai magistrati della Procura di Siena, Antonino Nastasi, Giuseppe Grosso e Aldo Natalini. Nel corso delle indagini erano già stati disposti agli inizi di febbraio sequestri di denaro per 40 milioni di euro (leggi) oggetto del cosiddetto scudo fiscale.