«Allo stato delle cose, è importante che la Fondazione consolidi l’attuale partecipazione nel capitale del Monte dei Paschi di Siena» lo afferma Paolo Campinoti, Presidente degli industriali senesi, inserendosi nel dibattito in corso proprio in questi giorni a Siena e all’interno della comunità finanziaria italiana. «Comprendo le ragioni di chi al contrario auspica una Fondazione con lo sguardo rivolto verso il territorio, lontana dalla finanza, più cauta nella gestione del patrimonio. Ma oggi non sottoscrivere significherebbe in qualche misura vanificare gli sforzi fatti per mantenere il Patto di sindacato con BTG Pactual e Fintech e prendere le distanze da un piano recentemente sostenuto e voluto dalla Fondazione stessa e che ha dimostrato una sua logica ed una sua tenuta. A noi piace l’idea di una Banca che mantiene salde le radici nel territorio ma è proiettata in una logica fortemente globalizzata e che è in grado di aiutare il territorio e la nostra economia a fare altrettanto. Se per perseguire questo obiettivo è necessario mantenere l’attuale peso nella compagine sociale, riteniamo che sia giusto farlo».
Verso il rinnovo dei vertici «Certamente – conclude Campinoti – la Fondazione deve, assieme agli altri soci di riferimento, porre la massima attenzione a garantire l’altissimo profilo ed il respiro internazionale del management; l’attuale compagine sociale da una parte favorisce, dall’altra impone scelte che siano – sotto questo profilo – indiscutibili. Altrimenti l’enorme impegno profuso fino ad oggi potrebbe risultare vanificato dal ritorno a logiche troppo localistiche o dall’avvio di una fase di sradicamento dal territorio e di distacco dalla comunità imprenditoriale senese e toscana».