SIENA – Timidi segnali ma incoraggianti. Viste da Siena le parole del ministro dell’Economia, Daniele Franco, fanno guardare al futuro di Banca Mps con maggiore fiducia. Dichiarazioni che nel sindaco Luigi De Mossi hanno suscitato un “cauto ottimismo”.
Una boccata d’ossigeno, anche se per il primo cittadino per un giudizio definitivo è meglio aspettare una dimostrazione concreta.“Il ministro ha usato parole che per il territorio senese sono importanti: ha parlato di consolidamento, di radici, della necessità di conservare il brand della più antica banca europea – ha affermato De Mossi -. Sono indicazioni apprezzabili, e che vanno nella giusta direzione: ma che ora devono tradursi in fatti”. Processi che passano inevitabilmente dalla definizione del piano industriale. Solo allora sarà comprensibile quale strada dovrà intraprendere Rocca Salimbeni, soprattutto per rispettare i parametri richiesti dall’Europa. A quel punto sarà chiaro anche il modus operandi del nuovo ad Luigi Lovaglio, che in settimana ha preso il posto di Guido Bastianini.
“Dal management di Mps e dal Tesoro, azionista di riferimento, ci aspettiamo grande chiarezza sulla direzione in cui la banca marcerà – ha aggiunto De Mossi -. Opacità e decisioni dell’ultimo minuto devono essere evitate, così da mettere gli enti territoriali in condizione di orientarsi e di comunicare con i cittadini. Nei processi di consolidamento della rinnovata banca i territori hanno un importante ruolo da giocare, specie in termini di ricostruzione della fiducia: per questo il nostro coinvolgimento è cruciale”.