E' iniziato, con la prima udienza questa mattina davanti al Tribunale delle Imprese di Firenze, presieduto dal giudice Ludovico Delle Vergini, il processo civile intentato da Banca Monte dei Paschi di Siena per la richiesta di risarcimento danni nei confronti della banca d'affari giapponese Nomura e dell'ex presidente Mps Giuseppe Mussari e dell'ex direttore generale Antonio Vigni. La Banca Monte dei Paschi si considera parte lesa nei confronti dei comportamenti scorretti dei due ex suoi vertici e della banca internazionale. La richiesta di danno in solido tra le parti ammonta a 700 milioni.
 
Eventuale riunione cause civili pendenti Dopo la costituzione delle parti, il giudice Delle Vergini ha trattato l'esame delle questioni pregiudiziali e al termine dell'udienza ha rimesso al presidente della terza sezione del Tribunale civile fiorentino, Alberto Cappelli, la decisione per l'eventuale riunione di tutte le cause Mps in corso a Firenze. Il presidente Cappelli dovrà, dunque, giudicare sulla riunione delle quattro cause civili pendenti: due presentate da Mps e due da Fondazione Mps, entrambe una contro Nomura Vigni e Mussari e l'altra contro Deutschke Bank e Vigni.
 
Nomura spinge il caso verso Londra Le altre questioni pregiudiziali che verranno trattate in seguito, dopo l'udienza che prossimamente fisserà il giudice Cappelli, riguardano, tra l'altro, la mancata convocazione in giudizio dell'ex capo area finanza Gianluca Baldarrarri e soprattutto secondo Nomura la mancanza di giurisdizione di un tribunale italiano a discutere la causa perchè la sede naturale sarebbe il Tribunale di Londra.
 
Gli avvocati in aula Nella causa civile Mussari è assistito dagli avvocati Federica Nicolini e Alessandra Innaro dello studio Bonfatti di Modena e da Maddalena Gajo di Firenze. Nomura è assistita dagli avvocati Massimo Greco e Amilcare Sada dello studio Allen and Overy di Londra. Gli avvocati di Vigni sono Giovanni Sagramoso, Luisella Barbaro e Alberto Anelli di Milano e Francesco Pietro Oliveri di Firenze.  Mps è assistita dall'avvocato Lotario Dittrich dello studio Lombardi Molinari e Associati di Milano.