Colpo di scena nel Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena che rinvia l’approvazione del piano di ristrutturazione. La notizia trapela poco prima delle 18 a chiusura di Borsa già avvenuta. Alla base della decisione un “problema burocratico”: «a causa della necessità di completare l'iter formale da parte della Commissione Europea». E' quanto si legge in una nota di Mps (scarica). Nella stessa nota si spiega che «i lavori tecnici di messa a punto» del piano sono terminati ma «non è stata finalizzata la fase formale istruttoria tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze e la Commissione Europea».

Tagli a personale e sportelli in arrivo Ciò che sembrava fatto con i membri del Cda pronti a dare il via libera all’inasprimento del piano “lacrime e sangue” sulla base delle indicazioni ricevute da Unione Europea e Ministero dell’Economia (leggi), ha vissuto invece un “intoppo”. Già questa mattina secondo alcune indiscrezioni di stampa l’approvazione del documento era data per fatta con il taglio di ulteriori 200 sportelli ed un altro esubero di circa 2mila dipendenti che sarebbero andati ad aggiungersi ai 4600 già previsti. Ma il cardine del nuovo piano di risanamento sarebbe dovuto essere l’aumento di capitale di 2,5 miliardi da completare entro il 2014 su richiesta esplicita dell’Ue. Pena il via libera da parte dell’Antitrust di Bruxelles ai 4 miliardi di Monti Bond. Il Piano resta comunque sul tavolo per un’approvazione da parte del Cda che sembra solo rinviata.

Agenda di domani in discussione Ma quanto successo nelle stanze di Rocca Salimbeni questo pomeriggio era del tutto inaspettato e a darne riprova l’agenda degli appuntamenti fissati per domani per i vertici di Mps. L’amministratore delegato Fabrizio Viola avrebbe dovuto illustrare i dettagli del piano in una conference call alle 8.30. Il presidente Alessandro Profumo aveva in programma l’audizione in Commissione Finanze alla Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti fiscali e finanziari a sostegno della crescita. Non solo, domani nella tarda mattinata a Roma era in programma l’incontro dei vertici con le sigle sindacali. Resta da capire se l’agenda degli appuntamenti sarà a questo punto modificata.

Quali saranno le reazioni?Ma ciò che desta ancora più dubbi è la possibile reazione da parte del mercato al rinvio odierno. Quest’oggi il titolo Mps ha chiuso in controtendenza rispetto agli altri titoli bancari registrando un -0,48%. Ma le reazioni forse più attese sono quelle dell’Unione Europea e del Governo dopo il lungo braccio di ferro estivo intorno alla “durezza” del nuovo piano di risanamento (leggi).

La Fondazione Mps non resta a guardare Intanto la Fondazione Mps, attuale socio di maggioranza della banca con il 33,4% delle azioni ma destinato a scendere ben sotto il 10% dopo la ricapitalizzazione, non resta a guardare. Fuori e dentro le stanze di Palazzo Sansedoni si starebbe lavorando al primo documento programmatico della gestione Antonella Mansi. Inevitabile che le erogazioni siano ridotte al minimo ma a riceverle potrebbero continuare ad essere l’Accademia Musicale Chigiana, Siena Biotech ed altri pochissimi enti con uno strettissimo rapporto con la città nell’ottica della tutela delle eccellenze senesi e dell’occupazione legate a queste tra cui proprio la società di ricerca biotecnologica.