divina_bellezzaA Firenze arrivano gli ispettori. Domenico Petruzzo, direttore generale scolastico regionale toscano, insediatosi lo scorso 5 novembre nel suo nuovo ruolo, già da ieri ha iniziato ad occuparsi del caso della scuola elementare ‘Matteotti’ di Firenze, che, attraverso una propria assemblea scolastica, ha deciso di annullare la visita alla mostra “Bellezza Divina” in Palazzo Strozzi per non urtare la sensibilità dei non cattolici. «Non posso commentare la vicenda, perché prima abbiamo l’obbligo di accertare con precisione i fatti – ha sottolineato Petruzzo – Posso però dire che manderemo un ispettore. Con molta probabilità andrà stamani. Se le cose sono andate davvero in questo modo, saranno presi i dovuti provvedimenti. Le norme prevedono dal richiamo al licenziamento, è vero. Ma non posso dire nulla. Penso di redigere una sorta di ‘linea-guida’ per i presidi toscani, tra l’altro li incontrerò tra stamani e martedì. Malgrado sia poco conosciuto, il testo unico della scuola, che risale al 1994, afferma che le manifestazioni di culto e le celebrazioni vanno fatte in orari e in luoghi separati. Dobbiamo riflettere per trovare dei punti di equilibrio. Certo non è semplice, ma è qui che si misura la capacità gestionale».

Il sottosegretario Toccafondi: «Laicismo esasperato» Per il sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi il niet alla mostra è frutto «di un laicismo esasperato, retaggio ideologico di qualche prof: per di più, se si volesse essere coerenti con una decisione del genere, a Firenze bisognerebbe uscire di casa con il paraocchi». «L’arte non ha bandiera né religione. Vietare ad una scuola di ragazzi di visitare la Crocifissione bianca di Chagall o la Pietà di Van Gogh è semplicemente un errore educativo mascherato dietro convinzioni ideologiche» ha ammonito la senatrice Pd Rosa Maria Di Giorgi. Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Giovanni Donzelli ha chiesto, senza mezzi termini, di «licenziare gli pseudoeducatori che hanno impedito la visita». E Giorgia Meloni rincara la dose in serata («siamo alla follia, basta con l’ipocrisia del pensiero unico», ha detto la leader). A protestare contro il no all’ esposizione, invitando gli insegnanti alle dimissioni, anche il presidente dei deputati di Ap-Ncd, Maurizio Lupi; critici, inoltre, i parlamentari azzurri Maurizio Sacconi ed Elena Centemero. Pronta a scendere in piazza contro la decisione «assurda», la Lega: il cui capogruppo in Consiglio regionale Manuel Vescovi ha annunciato un presidio di fronte alla scuola ‘Matteotti’ per la prossima settimana.

Il direttore di Palazzo Strozzi: «Qui in esposizione la storia dell’arte» L’organizzatore dell’ esposizione, Palazzo Strozzi, rassicura intanto tutti sulla “laicità al 100%” di ‘Bellezza divina’. «A scuola possono stare tranquilli – garantisce il direttore dell’ente culturale Arturo Galansino – qui è in esposizione la storia dell’arte, non un mostra confessionale o connotata in senso religioso». Galansino ha anche spiegato di aver parlato con il preside della scuola, proponendogli una lezione in classe sulla mostra; inoltre, ha annunciato, all’insegna del carattere di apertura e dialogo, il 13 dicembre si terrà la visita congiunta di alcune tra le massime autorità delle varie religioni in Italia alla mostra. Tornando a DomenicoPetruzzo quest’ultimo ha anche commentato il periodo di occupazioni in alcune scuole italiane. «E’ fisiologico che in un momento di grande trasformazione della scuola ci siano reazioni anche forti. Ad ogni modo quello dell’artistico non mi pare un caso drammatico. L’importante è ricercare sempre il dialogo coi giovani per evitare il peggio. Sono disposto ad andare personalmente a parlare con questi ragazzi per capire meglio le loro ragioni. Nella foga del momento gli studenti possono fare intemperanze di cui possono essere responsabili».