«Per gli 11mila membri della comunità islamica fiorentina, finalmente, sembra essere a portata di mano il sogno di avere una moschea, anche grazie al rinnovato impegno per la sua realizzazione da parte del sindaco Dario Nardella e della Giunta». Lo afferma in una nota la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, che aggiunge: «Non mancano ovviamente le polemiche: alla destra che chiede il referendum, il sindaco ha risposto che ‘non è mai stato fatto un referendum per aprire una chiesa o un luogo di culto, altrimenti lo dovremmo fare con ebrei, copti, ortodossi, cristiani’. Una posizione chiara e coraggiosa, che con orgoglio porta avanti una storia fiorentina fatta di integrazione e dialogo interreligioso, in grado di mostrare al Paese che la chiusura e l’intolleranza si combattono con la laicità delle istituzioni e l’apertura al dialogo».
La moschea a Firenze «Realizzare la moschea – sottolinea Valeria Fedeli – vuol dire dare finalmente un luogo di culto dignitoso ai tanti musulmani che abitano qui, dargli cittadinanza, evitare che si riuniscano nei garage, riconoscere a questa comunità il diritto alla propria identità e gli strumenti per un controllo sociale che meglio di altri possono esercitare. E’ un investimento importante per il sindaco Nardella, che mostra coraggio in un momento del genere, e che adesso deve trovare dietro di se il Pd tutto a sostegno di una scelta di civiltà che mi auguro sappia portare in fondo, malgrado il becero vociare di chi è sempre pronto a rivendicare i valori nazionali purche’ non siano rispetto e tolleranza».