Si stringe il cerchio intorno all’aggressore del cameriere bengalese morto ieri a Pisa dopo 24 ore di agonia per aver ricevuto un violento pugno in faccia (leggi). E’ quanto si apprende da ambienti investigativi. Sull’omicidio indaga la polizia.
Ascoltati numerosi testimoni La squadra mobile ha già sentito numerosi testimoni che hanno aiutato a ricostruire la dinamica dei fatti, probabilmente, al di là delle immagini riprese dalla telecamera di video sorveglianza urbana che si trova proprio di fronte al luogo dove è stata colpita la vittima.
Saracinesche abbassate in segno di solidarietà Intanto oggi saracinesche abbassate e tanti cartelli di solidarietà appesi alle vetrine delle attività commerciali di via San Bernardo e piazza Gambacorti, a Pisa più conosciuta come piazza della Pera, per testimoniare vicinanza alla vittima che in patria lascia una moglie e tre figli, e a tutta la comunità bengalese. Ieri sera in piazza della Pera, a pochi passi dal luogo dell’aggressione, la comunità bengalese si è riunita per una manifestazione spontanea chiedendo verità e giustizia e annunciando un corteo per venerdì quando a Pisa, dove vivono circa 1.500 bengalesi, è atteso anche l’ambasciatore del Bangladesh. A Comune e Regione Toscana è stato chiesto di farsi carico delle spese per il viaggio in Italia dei familiari della vittima.