SIENA – “La Banca Mps sulla morte di David Rossi ha necessariamente una responsabilità”. Carolina Orlandi è ancora scioccata dalla relazione de collegio dei medici legali.
A precisa richiesta, è stato risposto che David avrebbe potuto essere salvato. “Questo non è accaduto perché nonostante sia stato vivo per 25 minuti a portata di telecamera, nessuno è intervenuto – afferma la figlia di Antonella Tognazzi -. C’era una persona preposta e pagata da Mps, che era tenuto per lavoro a guardare le telecamere. Se questa persona avesse chiamato i soccorsi, David sarebbe qui a raccontare quanto accaduto”.
La premessa non distoglie l’attenzione dal lavoro fatto dai reparti speciali dei carabinieri, sebbene la ragazza confermi di voler “aspettare le risultanze” per esprimere un giudizio: “La prima cosa che mi ha lasciato senza parole è il ritrovamento video di questa telecamera numero 8, che fino a questo momento non era mai stato nominato. Questa telecamere ritrae due persone non ancora identificate che escono da un’uscita secondaria della banca, che dà su piazza dell’Abbadia, solo due minuti dopo la caduta di David. Al tempo ci fu detto che in banca a quell’ora non c’era nessuno. La cosa più grave è che quel video fu primo acquisito e poi cancellato”.
Un altro elemento che non torna a Orlandi sono le dichiarazioni, a suo dire contrastanti, di carabinieri e medici legali: “Da una parte i carabinieri sostengono la tesi del suicidio, mentre i medici legali vanno in direzione opposta, perché è stato confermato che i segni che ha sul viso non sono compatibili con la caduta, ma fanno pensare a una colluttazione quando ancora si trovava in banca”.
La giovane si sofferma poi sui segni sulla mano sinistra: “Sono compatibili con un’azione di afferramento e rotazione. Questo va incontro alla relazione del prof. Francesco Introna, che avevamo contattato e che ci aveva detto che l’ipotesi più probabile era quella che vedeva David appeso per i polsi fuori dalla finestra e poi lasciato cadere. Questo spiegherebbe le ferite che David ha nel dorso della mano, come se la cassa dell’orologio fosse stata premuta. Diciamo quindi che ci sono molte contraddizioni in quello che abbiamo sentito”. Orlandi, infine, fa riferimento alla volontà espressa dal presidente Zanettin di proseguire il lavoro della commissione: “Stiamo a vedere cosa accade al Governo, ma speriamo che sia così”.