«Non sviamo l’attenzione dagli elementi oscuri della vicenda e di quel video». Suonano come un appello le parole di Carolina Orlandi, figlia della vedova di David Rossi, che da tempo si batte per la verità sulla morte dell’ex capo area comunicazione di Mps ma che di fatto fa decadere i sospetti su 2 persone che compaiono nel filmato, pubblicato in rete dal New York Post e poi rilanciato dai media italiani, al fianco del corpo di Rossi. I 2 uomini ripresi dalle telecamere di videosorveglianza della banca la sera del 6 marzo 2013 sono un amico e collega di Rossi ed un ex dirigente di Mps.
La ricostruzione Il primo era stato contattato dalla moglie di Rossi preoccupata perché non le rispondeva al telefono, il secondo si trovava all’interno di Rocca Salimbeni e, secondo le testimonianze rese e le ricostruzioni degli inquirenti, è stato colui che ha chiamato il 118. Nessun giallo dunque intorno al video e alle persone riprese nel vicolo «che saranno risentite per definitiva conferma ed evitare ogni ulteriore illazione», ha spiegato in una nota la Procura di Siena specificando: «il video che circola in rete corrisponde a quello già all’epoca acquisito in atti». I due potrebbero essere ascoltati già nella prossima settimana dopo che, la sera stessa della tragedia, furono convocati dagli inquirenti come persone informate sui fatti.
Procuratore e legale d’accordo Oggi il Procuratore Capo di Siena Salvatore Vitello ha sottolineato: «Resero dichiarazioni perfettamente coincidenti con la loro presenza in loco quale emergente dalla ripresa video». A confermare la tesi della Procura è stato anche il legale della famiglia Rossi, Luca Goracci: «Le due persone nel video non sono assolutamente sospette». Una ricostruzione che trova riscontro anche nel decreto con cui il Gip di Siena il 5 marzo 2014, un anno dopo il decesso di Rossi, archiviò le indagini che erano state aperte ipotizzando l’istigazione al suicidio. L’inchiesta sulla morte di Rossi, dopo l’archiviazione, è stata riaperta nel novembre scorso, dopo anche una richiesta in tal senso della famiglia. Per completare gli accertamenti disposta anche la riesumazione del cadavere per una nuova autopsia, già effettuata il 22 aprile a Milano, e la simulazione della caduta del corpo, quest’ultima in programma il prossimo 25 giugno a Siena.