SIENA – Dubbi su quanto emerso dai lavori della Commissione di inchiesta e dalle testimonianze ascoltate, sulle “lacune ed omissioni nelle indagini che la Commissione sta portando alla ribalta” e sulla vicenda dei presunti “festini”.
Così, riporta una nota, l’avvocato Carmelo Miceli, legale di Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi, e della figlia Carolina Orlandi, su Fb rivolge 10 ‘domande’ direttamente all’avvocato Andrea Vernazza che, nei giorni scorsi, aveva scritto per conto dei Pm Nicola Marini, Aldo Natalini e Antonino Nastasi, una lettera al presidente della Camera Roberto Fico per contestare il metodo di lavoro della Commissione Parlamentare sulla morte dell’ex capo della comunicazione di Mps.
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I quesiti
L’avvocato Miceli avverte “la necessità di porre pubblicamente” una serie di interrogativi al collega “Vernazza o, se riterranno di volere rispondere, agli stessi Marini, Natalini e Nastasi”. “In nome e per conto di chi ha scritto l’avvocato Vernazza al presidente Fico, visto che risulta formalmente difensore del solo Marini? – è una delle domande – Natalini e Nastasi hanno dato all’avvocato il mandato per spendere il loro nome innanzi al presidente della Camera dei Deputati o, comunque, l’assenso sul contenuto e forme della missiva?”. Inoltre, chiede, “quanto è opportuna la permanenza del dottore Marini in forza alla procura di Siena, peraltro con il ruolo di procuratore capo facente funzione? – scrive ancora Miceli – Alla luce di ciò e, soprattutto, della possibile anticipazione di giudizio contenuta nella missiva dell’avvocato Vernazza, la permanenza di Marini a Siena nell’apicale ruolo di procuratore capo facente funzione, non pone tale procura in una palese ed oggettiva situazione di ‘incompatibilità ambientale’ rispetto alla trattazione del ‘caso David Rossi’?”.
Tra le numerose domande, Miceli chiede anche: “Perché l’avvocato Vernazza ha glissato sull’esistenza di diversi soggetti che, sentiti in Commissione, hanno testimoniato e documentato tanto l’avvenuta e inspiegabile estromissione di numerose prove (soprattutto video e foto) dagli atti delle prime indagini, quanto l’avvenuta alterazione palese dei luoghi rispetto a quanto documentato dalla Scientifica?”. Dopo aver elencato una serie di atti delle indagini, Miceli conclude: “Di chi è la responsabilità di questi atti e omissioni?”.