La Toscana si stringe nel ricordo di Dario Fo, l’eterno giullare scomparso a 90 anni a Milano. Il Carnevale di Viareggio saluta Fo, presidente Emerito del Carnevale. Nel 1998 fu protagonista del carro vincitore ‘Ma che male vi Fo’ realizzato da Silvano e Alessandro Avanzini e ideato per la consegna del premio Nobel. Fo vinse anche il Burlamacco d’Oro in quell’anno e nel 2000 partecipò fuori concorso con il carro ‘La Pace’ realizzato dai fratelli Umberto e Stefano Cinquini. La sua ironia era molto vicina al Carnevale e sono molte le persone a Viareggio che in questo momento esprimono attestazioni di stima e di affetto attraverso facebook.
Il sindaco di Siena: « Ciao Dario, sei stato un grande italiano» Anche il sindaco di Siena Bruno Valentini ricorda Fo, conosciuto nel 2003 quando era primo cittadinoa Monteriggioni: «Nel 2003 invitai Dario Fo a tenere uno spettacolo al Castello di Monteriggioni – scrive sulla sua pagina Fb il sindaco – dove Fo interpretò , a modo suo, la vicenda e gli insegnamenti di San Francesco. Fu un evento memorabile, dove Dario Fo mise in scena tutta la sua istrionica ed irriverente capacita’ di raccontare la storia italiana passata ed attuale. Fra l’altro sul palco Fo volle con sé 50 studenti dell’ Università di Siena. A cena Fo mi raccontò anche di un episodio spiacevole (ed anche grottesco) occorso a lui proprio a Siena nel 1968, quando fu accompagnato in Questura da poliziotti troppo zelanti che gli contestarono frasi politicamente scorrette sui leader USA ai tempi della guerra del Vietnam . Altri tempi che contiamo non tornino più, per nessun reato di opinione. Ciao Dario, sei stato un grande italiano». Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella ha voluto salutare Dario Fo su Facebook con un semplice «Addio a Dario Fo. Un grande artista».
Il sindaco grillino di Livorno: «A noi Dario aveva chiesto di portare a compimento quella rivoluzione che la sua generazione non era riuscita a completare» Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin scrive : «Dario Fo era un genio. La sua capacità di mettere a nudo le perversioni e le nefandezze del potere attraverso la satira era, è e rimarrà, ineguagliabile. La sua opera immortale aiuterà tutti noi ad affrontare in maniera più leggera il vuoto lasciato dalla sua dipartita. Io voglio provare a guardare a questa giornata triste con occhi diversi. Voglio credere che Dario se ne sia andato con un accenno di sorriso sulle labbra, all’idea di poter riabbracciare di li a poco la sua Franca. E mi piace pensare che forse un piccolo pensiero lo ha dedicato anche al Movimento 5 Stelle e alla complessa fase di maturazione che sta attraversando. A noi Dario aveva chiesto di portare a compimento quella rivoluzione che la sua generazione non era riuscita a completare. Ci stiamo provando Dario, ma sappiamo che senza di te e senza Gianroberto sarà tutto un po’ più difficile».