FIRENZE – Diventa definitiva la condanna per omicidio colposo per l’ex direttore della medicina sportiva di Careggi Giorgio Galanti.
Il medico era stato punito con un anno sia in primo che in secondo grado per la morte di Davide Astori. La Cassazione ha respinto il ricorso della difesa, ribadendo che il calciatore si sarebbe potuto salvare.
Astori, è stato accertato dai medici, morì per un arresto cardiaco dovuto a una cardiomiopatia aritmogena. Una malattia silente, ma che secondo le accuse – l’inchiesta era stata portata avanti dal pm Antonino Nastasi– era affiorata con episodi di extrasistolia ventricolare evidenziati nei tracciati della prova da sforzo.
Galanti, in particolare, avrebbe liquidato come “normale” la presenza di extrasistolia ventricolare durante la prova, senza aver eseguito “adeguati accertamenti clinico strumentali” per escludere una patologia cardiaca a rischio di morte improvvisa.