L'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) ha confermato oggi a Ginevra la morte di Barbara De Anna. «E' deceduta ieri all'ospedale tedesco dove era stata ricoverata in seguito alle gravi ferite riportate nell'attacco contro l'ufficio dell'Oim a Kabul lo scorso 24 maggio scorso», ha detto il portavoce dell'Oim, Chris Lom.

L’escalation di violenza Il 24 maggio scorso, una raffica di attentati, esplosioni e sparatorie si erano verificate nel quartiere di Shar-e-Naw a Kabul. Dopo varie ore di scontri, le forze della sicurezza afghana erano riuscite a ripristinare l'ordine. I talebani avevano attaccato un'area della capitale densa di ospedali, organismi di polizia afghani, sedi di organizzazioni internazionali, hotel e guest house che ospitano stranieri. Il bilancio era stato di 4 morti e 14 feriti, tra i quali Barbara De Anna, funzionario dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, rimasta gravemente ustionata dall'esplosione di due granate. Il giorno dopo, De Anna era stata trasferita in Germania nell'ospedale militare americano di Lanstuhl. La funzionaria fiorentina, 40 anni, lavorava al programma di rientro dei profughi.

Le reazioni Il presidente del Senato Pietro Grasso ha aperto il suo intervento al convegno sulla Giustizia dell'Ocse chiedendo un minuto di silenzio Al convegno sono presenti anche il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri e l'ex Guardasigilli Paola Severino. «Siamo vicini alla famiglia. Barbara De Anna ha pagato il prezzo più alto per il suo impegno verso gli altri» ha detto Cristiano Benucci, Sindaco di Reggello, Comune del fiorentino dove vivono i genitori della vittima. Il Sindaco, dopo il ferimento, aveva incontrato i genitori della donna, che poi, spiega, erano partiti per la Germania dove la funzionaria era stata ricoverata.