foto_conferenzaDue lunghi fine settimana all’insegna della cultura e dello spettacolo partecipati, esperienzialità allo stato puro; con un intero territorio che si attiverà per riportare nel Medioevo, nel 1213, chi vorrà godere della festa e dello spettacolo che il borgo senese offre con le sue architetture e il suo fascino dell’antico. Torna dall’8 al 10 e dal 15 al 17 luglio l’appuntamento con Monteriggioni di torri si corona, la XXVI edizione della Festa medievale. L’apertura sarà preceduta il 7 luglio dal Banchetto a Castello, cena a tema animata in abiti e costumi medievali che ripercorrerà nel menù e nelle narrazioni di cinque secoli di storia di Monteriggioni e del suo territorio.

Il tema scelto per l’edizione 2016 è Le arti, i giochi, le feste al tempo di Dante che ricorda i decenni di grande splendore politico ed economico senese dalla metà del XIII secolo al primo ventennio del XIV secolo. Pertanto le rievocazioni storiche che si svolgeranno, le arti e i mestieri che esperti reenactors di qualità metteranno in scena, gli spettacoli che verranno realizzati, si ispireranno a questo periodo con il coinvolgimento anche di artisti europei. Non mancherà il cibo, in tema e ispirato a ricettari antichi.

Monteriggioni è senza dubbio uno dei più noti centri abitativi fortificati italiani. Fu fondato dalla repubblica di Siena nel 1213. La sua posizione ideale consentiva di controllare uno degli importanti snodi della Via Francigena, nonché le valli dell’Elsa e dello Staggia in direzione di Firenze, storica rivale di Siena, che in quel periodo stava espandendo a vista d’occhio il suo territorio. Dominante e monumentale sul territorio circostante per chilometri e chilometri, la sua fama era tale che anche Dante Alighieri fa cenno alla sua ‘cerchia tonda’ nella Divina Commedia (Inferno canto XXXI vv. 40-41). Le mura, pressoché intatte, coprono una lunghezza di 570 metri e sono intervallate da 14 torri e due porte. La Porta Franca (verso Siena) sorge alla base di un torrione mentre quella di S. Giovanni (verso Firenze) si apre nelle mura ed è difesa da una delle torri del perimetro fortificato. L’impianto è, seppur di dimensioni ridotte, di tipo urbano.

«La festa – spiega il Sindaco Raffaella Senesi – grazie all’organizzazione della Monteriggioni AD 1213, della direzione artistica di Eraldo Ammannati e di quella scientifica di Marco Valenti si caratterizza per una crescita continua negli aspetti filologici; l’attenzione alle ricostruzioni, all’abbigliamento, ai mestieri artigianali è infatti garantita da un rapporto continuo con docenti universitari, mentre gli spettacoli che vengono proposti sono scelti collaborando con i migliori artisti europei di strada». A Monteriggioni, dunque, le architetture incontaminate e la ricostruzione storica di sei giorni nel medioevo costituiscono un mix formidabile e difficilmente replicabile in altri luoghi.