Il nostro viaggio nelle primarie senesi (#primariesenesi) attraverso il confronto tra i candidati. agenziaimpress.it propone un faccia a faccia tra alcuni aspiranti primi cittadini del centro sinistra in vista delle primarie del prossimo 9 marzo in provincia di Siena. Nella maggioranza dei casi si tratta di sfide tra candidati dello stesso Partito Democratico in altri tra candidati della coalizione. Proviamo a conoscere meglio chi sono gli aspiranti sindaci.
Monteriggioni: nostra Intervista doppia a Raffaella Senesi (Pd) e Andrea Regoli (Sel).
Un territorio comunale esteso, vicino alla città ma con problemi da risolvere decisamente diversi dalle esigenze del capoluogo. Come si risolve questo dualismo?
Raffaella Senesi: «Io direi che fra i comuni non dovrà esserci nessun dualismo, ma piuttosto collaborazione e sinergie da concordare nel pieno rispetto delle reciproche identità. È chiaro, ci sono delle diverse vedute ed esigenze ma questo non deve fermare un lavoro di concertazione mirato soprattutto a mantenere efficienti i servizi e le infrastrutture per le tante frazioni e agglomerati urbani presenti nel territorio comunale. Su questo fronte ci sono già forme di collaborazione con il Comune di Siena che andranno sviluppate per il futuro. Credo che sarà importante sviluppare una solida collaborazione con i comuni limitrofi, ma anche con tutte quelle realtà che abbiano realizzato progetti virtuosi applicabili anche a Monteriggioni. Accanto alle grandi priorità ci sono i piccoli interventi quotidiani che vorrei portare avanti con i cittadini, sviluppando con loro un’attenzione particolare per il nostro patrimonio e alimentando quel senso civico che sta alla base del rispetto e dell’amore per il nostro Comune. Un’attenzione particolare dovrà essere rivolta alle imprese che operano nel nostro territorio. L’impegno è quello di fare del Comune un sostegno e non un ostacolo per le imprese. In questo senso dovremo snellire la burocrazia, cercare di migliorare servizi e infrastrutture e mettere a punto una politica fiscale equa che non gravi su chi crea lavoro. In questi anni già molto è stato fatto, ma resta ancora molto da fare. Inoltre, se sarò eletta sindaco, credo che ci sarà anche da ridefinire e riqualificare la macchina dell’Amministrazione per chiedere quella fiducia ai cittadini che oggi si meritano ben più degli amministratori stessi. Sarà necessario passare ogni due mesi almeno un’ora con gli abitanti dei centri e negli agglomerati urbani più distanti dal comune che, a sua volta, dovrà accogliere in modo accogliente e ospitale la cittadinanza affiché gli abitanti del comune di
Monteriggioni non provino mai più il timore reverenziale di dover chiedere qualcosa all’Amministrazione comunale. Parità, Trasparenza e Metodo diventano le tre parole d’ordine e, in tal senso sarà necessaria anche la certificazione Iso 9001 del Comune per garantire responsabilità, disponiblità e trasparenza ai cittadini, lontano da proclami e da annunci propagandistici».
Andrea Regoli: «Il territorio di Monteriggioni è molto esteso e le frazioni molto numerose, si va da Scorgiano fino a Quercegrossa passando per agglomerati urbani consistenti come Castellina Scalo, Badesse e più a sud, attaccate a Siena, Tognazza, San Martino, Uopini,Belverde, Montarioso. Queste ultime con problematiche simili, se non uguali, alla periferia senese. Quindi un prolungamento di Siena senza soluzione di continuità ma che non si è sviluppato in armonia per mancanza di dialogo con il capoluogo; troppo spesso in passato progetti di area vasta che sulla carta avrebbero portato naturalmente Siena ad ingrandirsi se non nei confini ma sicuramente in sinergia per quanto riguardava i servizi, non si sono realizzati per una sostanziale “sufficienza” della politica senese. Oggi, il capoluogo si presenta con una situazione economica e sociale a dir poco precaria, con tasse ai massimi livelli, un gap elevato nell’efficienza della macchina comunale e con un quadro politico poco stabile che stenta a cogliere la ventata di rinnovamento delle ultime elezioni. In questo contesto, aggravato dalla soppressione delle province, viene avanti un progetto ambizioso, auspicato dalla legge di riforma, denominato “Grande Siena”. La costituzione in sostanza di una grande città metropolitana che comprenda tutta l’area denominata SMAS. Io al momento non sono ne favorevole ne contrario a questo progetto, mi approccio in maniera laica, e ne sto già parlando con i cittadini nella mia campagna elettorale. Al momento questo argomento non fa parte del programma del Centrosinistra di Monteriggioni, anche se Sello avrebbe già voluto inserire. Io ne faccio una questione di rappresentanza e di partecipazione. Se divento Sindaco garantisco un metodo. La politica deve essere brava a sviscerare il progetto ed evidenziare gli aspetti positivi e quelli negativi. I cittadini devono avere la possibilità di valutare e decidere con un referendum. Ciò che non voglio è che le decisioni vengano prese in una stanza, dai Sindaci dei Comuni coinvolti. La posta in gioco è troppo alta per essere decisa da poche persone anche se elette direttamente dai cittadini. Inoltre, in un contesto di riduzione della rappresentanza, si passa da 16 consiglieri a 10, dovremo trovare dei correttivi che permettano di mantenere un presidio del territorio ancora più capillare specialmente se si dovesse andare al completamento del progetto di Città Metropolitana».
Un patrimonio artistico da difendere, un'offerta turistica da rilanciare nell'ottica del 3.0. Come?
Raffaella Senesi: «Il rilancio dell'offerta turistica passerà attraverso una pianificazione attenta e innovativa che utilizzerà al meglio le nuove tecnologie internet e si svilupperà in piena sinergia con gli operatori del settore presenti sul nostro territorio. Ci sono tutta una serie di progetti strategici che sono già stati avviati e che devono essere portati a termine. Penso, solo per fare alcuni esempi, alla valorizzazione di alcuni nostri gioielli, quali il Castello, Badia a Isola e la via Francigena. Luoghi, questi, simbolo della nostra comunità intorno ai quali sviluppare la vocazione turistica, culturale e di accoglienza di Monteriggioni. Chiaramente l’offerta turistica deve essere sempre più rilanciata sui nuovi canali di comunicazione, dai social network all’online. Non possiamo tralasciare assolutamente questo fronte, facendo fronte comune con le strutture
ricettive. Il Comune dovrà essere non solo un organo di vigilanza e promozione ma dovrà anche vestire i panni di primo attore per creare eventi, come la Festa medievale, che ormai è diventata una vetrina di Monteriggioni in tutto il mondo. In tal senso, già alcune cose sono state fatte, come la realizzazione di una app per tablet e smartphone (in collaborazione con la Fondazione Musei Senesi) che permette di usufruire del territorio con percorsi tematici e con un guida online sempre disponibile e alla portata di tutti. Oggi serve implementare questo aspetto all’insegna della concretezza e con proposte attendibili su cui il cittadino può fare costantemente affidamento, anche nell’ambito di un maggiore e più efficiente coinvolgimento delle realtà associative, imprenditoriali ed economiche. Concludo con una piccola parentesi rivolta al mondo dell’imprenditoria al femminile che spesso, negli anni, ha dimostrato una spiccata sensibilità sul tema della ricezione e del turismo. Anche in questa direzione occorrerà intraprendere una politica che dia possibilità e capacità di realizzazione alla donna».
Andrea Regoli: «Monteriggioni rappresenta un mix eccezionale di bellezze naturali e architettoniche. Il paesaggio che tutto il mondo ci invidia deve essere tutelato e valorizzato. I flussi turistici hanno avuto un incremento costante negli ultimi 5 anni con una leggera stabilizzazione nell’ultimo. È cambiata nell’ultimo periodo la provenienza del turista. I turisti italiani sono stati in maggior parte sostituiti da quelli stranieri. Il territorio offre una enorme varietà di sistemazioni che vanno dagli ostelli per viandanti agli hotel passando per numerosi esercizi di agriturismo. Per il futuro io mi focalizzerei verso un turismo di qualità, capace di apprezzare le bellezze ma anche gli eventi culturali che il nostro territorio è in grado di dare. Un turismo più lento, per staccare davvero la spina dalla vita quotidiana, un turismo che ci permetta di riscoprire valori che ormai abbiamo abbandonato da tempo. Spina dorsale di questo progetto è naturalmente la Via Francigena, messa in sicurezza di recente e protagonista anche di un turismo spirituale. Il nostro è un territorio che va apprezzato con tempi più lenti, non è un paesaggio del mordi e fuggi. Gli operatori del settore dovranno fare rete per consentire una fruizione completa. La pista ciclabile dalla Colonna di Monteriggioni a Siena passando per Badesse è un progetto da poter realizzare nei prossimi 5 anni di amministrazione. Allo stesso modo l’area di sosta camper presso la scuola media Dante Alighieri lungo la via Francigena, rappresenterà un punto di riferimento per tutti i camperisti che vorranno visitare non solo il Castello ma anche il monte Maggio e la splendida Abbadia Isola (opera anche questa da completare nei 5 anni). Se pur lento, comunque il turismo ha bisogno di infrastrutture; è mia intenzione coprire tutto il tratto della Via Francigena con rete wi-fi in quanto il pellegrino del 2014 ha comunque la necessità di comunicare velocemente con la rete».
Crisi economica e questione sociale. Due aspetti che spesso, negli ultimi anni, sono sempre più legati tra loro. Come Monteriggioni può rispondere a questa sfida del presente e del futuro?
Raffaella Senesi: «Sostenere il lavoro e il tessuto delle imprese presenti nel nostro territorio; aiutare le famiglie e le fasce sociali più deboli; puntare sulle nostre eccellenze e investire su progetti di carattere regionale ed europeo per attrarre risorse dall’esterno. Sono questi i punti dai quali dobbiamo ripartire per costruire insieme il futuro di Monteriggioni che dovrà essere a fianco delle famiglie e delle imprese. Per quanto riguarda le famiglie continuare a supportarle con politiche sociali a partire dagli asili nido, contributi affitto, le tasse al minimo e la collaborazione con le associazioni del territorio per sviluppare progetti a sostegno delle fasce più deboli. Per quanto riguarda le imprese dovremo avere con loro rapporti costanti, fornire tutti gli strumenti necessari per agevolare sia i consolidamenti sia i nuovi insediamenti a partire dal facilitare le relazioni con la Regione ed anche nella ricerca di opportunità di sviluppo commerciale con altre realtà. Per questo credo che si debba prestare la massima attenzione ai lavoratori, alle famiglie, alle fasce sociali più deboli e alle imprese del nostro territorio, per mantenere quella forte coesione sociale che ha sempre caratterizzato la nostra comunità. Dobbiamo avere le capacità di aprirci all’esterno intercettando risorse di bandi regionali ed europei. Risorse indispensabili per portare avanti quei progetti strategici che sono già stati avviati e che devono essere portati a termine, con il Comune che si dovrà fare carico di disegnare strategie di condivisione e di collaborazione con gli altri comuni limitrofi. Oggi è arrivato il momento di spostare il punto di vista sul mantenimento e la realizzazione del patrimonio esistente, cercando di garantire un’elevata qualità nei servizi rivolti alla persona. E questo si traduce in un’Amministrazione comunale che affronta con oculatezza le voci di costo, ottimizzando le risorse e qualificando il personale. Occorre lavorare a capo chino e al fianco della cittadinanza per mantenere e sviluppare ulteriormente le grandi risorse presenti nel territorio. Partendo dalle piccole cose come la riqualificazione e la pulizia delle strade e degli arredi urbani, arrivando a una sana politica di amministrazione del bilancio. Ribadisco, concretezza e coinvolgimento di tutte le parti sociali. Dialogo e confronto costante: questi gli ingredienti per una Monteriggioni che “cambia genere” e, aggiungo, marcia».
Andrea Regoli: «Il “Lavoro” sarà la mia priorità, cercherò di favorire le attività economiche di qualità, qualità urbanistica, qualità ambientale, qualità tecnologica. La crisi ha determinato il crollo della domanda interna e ha sostanzialmente messo sullo stesso piano lavoro dipendente, artigiani, commercianti e PMI. Le imprese più grandi resistono se si rivolgono al mercato esterno con prodotti ad alto valore aggiunto. La mancanza di lavoro e la disgregazione del tessuto sociale renderebbe inutile persino la realizzazione di opere pubbliche. Di fronte ad una crisi epocale sarà necessario intervenire a sostegno delle imprese ma anche con strumenti eccezionali a sostegno di quanti comunque perderanno il lavoro. I finanziamenti saranno da recuperare dai fondi provinciali che saranno a disposizione dei comuni dopo l’abolizione delle province. La riqualificazione energetica degli edifici e la riqualificazione ambientale del territorio, da incentivare con appositi bandi, dovranno ridare impulso al settore dell’urbanistica. Non più quantità ma qualità. La creazione di un fondo di formazione per agevolare i tirocini dei giovani laureati nelle aziende e negli studi tecnici. Per quanto riguarda il sociale la situazione generale è pessima. L’ultimo sostegno forte allo stato sociale, la famiglia e la donna in particolare, è stato spazzato via dall’innalzamento paritetico dell’età pensionabile. L’Italia, pur avendo un prelievo fiscale elevatissimo, non ha mai avuto politiche sociali degne di questo nome. Per questo Monteriggioni dovrà puntare ancora di più di quanto sta già facendo nel supporto al mondo dell’associazionismo e del volontariato, finanziando a progetto l’effettuazione dei servizi sociali. Il territorio è ricco di associazioni che rappresentano un valore aggiunto immenso ed io darò particolare importanza alla delega specifica sull’associazionismo, creando un referente unico all’interno dell’amministrazione che permetta il coordinamento e la valorizzazione di tutto il movimento».
Betti (coordinatore Psi Monteriggioni): «Turismo e cultura da rimettere in moto» «L'ingresso del PD nel Partito Socialista Europeo e la presenza del segretario nazionale del PSI Nencini con un ruolo di primo piano nell'esecutivo, senza dubbio faciliteranno una collaborazione costruttiva per il governo del territorio». Ad affermarlo è il coordinatore del Partito Socialista di Monteriggioni, Luca Betti, condividendo gli obiettivi che si pone la candidata Raffaella Senesi. «I Socialisti hanno sempre ricoperto ruoli importanti nell'amministrazione di Monteriggioni – spiega -, anche se in passato non sono mancati scontri duri con l'ex PCI, mai sfociati però in sterili e strumentali prese di posizione, ma sempre nell'ottica mediatrice di portare a compimento un "buongoverno". Il territorio, in questo momento, risente ovviamente della crisi, ed è importante fare leva su iniziative che cerchino di rimettere in moto e potenziare – in primo luogo – il turismo e la cultura, negli ultimi tempi gestiti con un po' di approssimazione e lacunosi sotto il punto di vista della programmazione. E' un settore – conclude Betti – che può essere trainante per molti altri, come è emerso nei nostri incontri con gli iscritti che abbiamo chiamato "Primarie delle idee", che hanno fornito interessanti spunti di integrazione ai programmi».