MONOLOGHI DELL'ATOMICA_Elena-ArvigoElena Arvigo prosegue il proprio percorso nel teatro civile, indagando altre donne testimoni di realtà difficili: Hiroshima e Chernobyl, eventi simbolo della distruzione e della morte nucleare, narrati attraverso le parole di due testimoni scomode, due imperdonabili.
“Monologhi dell’atomica” è lo spettacolo tratto dai testi di Svetlana Aleksievich e Kyoko Hayashi che l’attrice e drammaturga presenta in prima nazionale sabato 4 (ore 21,15) e domenica 5 marzo (ore 16,30) al Teatro delle Donne di Calenzano, Firenze.

“Preghiera per Cernobyl” Aleksievich, premio Nobel per la letteratura nel 2015, ha scritto “Preghiera per Cernobyl”, in cui racconta la grande Storia attraverso le piccole storie, che sono soprattutto vicende di donne, vecchie contadine bielorusse accanto a stufe radioattive come piccoli reattori, madri e mogli che hanno visto la carne dei loro uomini (soccorritori ed elicotteristi intervenuti per spegnere la centrale in fiamme) staccarsi dalle ossa per le radiazioni, operai che hanno costruito il sarcofago destinato a contenere il «raggio invisibile» e che stavano lentamente morendo di cancro.  Un libro che non parla di Cernobyl in quanto tale, ma del suo mondo. Proprio di ciò che conosciamo meno. O quasi per niente: le impressioni, i sentimenti delle persone che hanno toccato con mano l’ignoto.

Il racconto di una sopravvissuta Hayashi è una “hibakusha”, una sopravvissuta alla bomba atomica sganciata su Nagasaki durante la Seconda guerra mondiale. “Nagasaki. Racconti dell’atomica” è la sua testimonianza, quattro storie in presa diretta, attraverso personaggi femminili, di quello che accadde, ma anche di cosa significa vivere da sopravvissuti al disastro. Al centro dei racconti non c’è la “grande Storia” ma la messa a nudo dell’animo umano di fronte all’indicibile. Una prosa distaccata e coinvolgente, che ci spinge ad interrogarci su come ognuno di noi avrebbe reagito in una situazione così estrema. Due capitoli oscuri della storia contemporanea: Cernobyl e Nagasaki, 1986 e 1945. L’esplosione di una centrale nucleare in Ucraina e lo sgancio della bomba atomica da parte degli americani su una città giapponese. Due eventi che hanno segnato le coscienze degli uomini del secolo breve e di cui ancora piangiamo i postumi. Due eventi simbolo della distruzione e della morte nucleare, indagati attraverso le parole di due testimoni scomode, due imperdonabili.