Avrà sede a Firenze la prima Accademia internazionale sul Long Term Care, dedicata alla ricerca di soluzioni per l’assistenza agli anziani, allo studio e alla sperimentazione di modelli innovativi per il welfare locale che possano essere di esempio per tutto il mondo.Dalla Conferenza internazionale “Long Term Care. Aging in place” che si è conclusa sabato all’Istituto degli Innocenti di Firenze è nata l’esigenza di creare una struttura per dare stabilità al lavoro interdisciplinare avviato per la prima volta sul tema dell’assistenza agli anziani che incide sulla sostenibilità dei modelli di welfare della società contemporanea, vista la costante crescita della popolazione anziana nel mondo (oggi sono 900 milioni le persone con età superiore ai 65 anni, si stima che nel 2050 saranno 2 miliardi).
Ipotesi William Reichman alla presidenza La Conferenza, promossa dalla Rete Long Term Care Alliance in collaborazione con Regione Toscana, Fondazione CR Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Montedomini, con il contributo della Fondazione Internazionale Menarini, dell’Istituto degli Innocenti e dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Firenze, ha infatti messo per la prima volta a confronto personalità di rilievo internazionale, esperti di varie discipline, non solo mediche, ma anche del settore sociale, del mondo delle assicurazioni provenienti dai Paesi più impegnati sul tema della Long Term Care in particolare: Italia, Olanda, Canada, Svezia, Stati Uniti e Israele. La nuova Accademia Internazionale dedicata al Long Term Care (che potrebbe essere presieduta da William Reichman della società canadese Baycrest e presidente della LTC Alliance) avrà il sostegno di Montedomini e della rete mondiale Long Term Care Alliance.
Supporto alle politiche di welfare dedicate agli anziani «Questa nuova istituzione lavorerà concretamente per dare un supporto alle politiche di welfare dedicate agli anziani – spiega Luigi Paccosi, presidente della Fondazione Montedomini – Come ha annunciato il sindaco Dario Nardella, Firenze, una delle città più longeve del mondo, deve diventare un laboratorio di rilievo internazionale per la ricerca di soluzioni innovative. Soluzioni che, come ha insegnato la Conferenza, possono nascere da una riflessione multidisciplinare. Siamo orgogliosi di aver dato avvio a un lavoro che sarà fondamentale nei prossimi anni per la tenuta sociale ed economica dei nostri Paesi». Tra le soluzioni innovative emerse durante la Conferenza quelle legate all’utilizzo delle nuove tecnologie che sono alla base anche del progetto di assistenza domiciliare a distanza, elaborato dall’Università di Firenze e da Montedomini per ridurre il numero di ricoveri di pazienti ultrasettantenni in ospedale. La proposta punta a far risparmiare alla sanità pubblica oltre 3 milioni l’anno nell’area fiorentina.