FIRENZE – La crisi della moda colpisce anche le aziende degli accessori metallici. A sottolinearlo, esprimendo “forte preoccupazione” la Fim-Cisl Toscana.

Per il sindacato “sette aziende su 10, nel metadistretto tra Arezzo e Firenze, hanno chiesto gli ammortizzatori sociali” per “ripercussioni pesanti” della crisi del settore moda “anche sulla filiera degli accessori metallici” al punto che “si stanno utilizzando migliaia di ore, impoverendo tutto un distretto in cui lavorano oltre 8.000 persone: la Fim Toscana è fortemente preoccupata”.

Il Metadistretto, che comprende la piana di Scandicci e Sesto Fiorentino in provincia di Firenze più l’area di Arezzo vede una frenata brusca di tutto il settore: molteplici sono le motivazioni, di cui la principale è il blocco degli ordini da parte delle case di moda, che sono un pezzo importante del Pil toscano.

“La richiesta di accesso all’Fsba, l’ammortizzatore sociale dell’artigianato, è in crescita ormai da molti mesi – spiega il segretario generale Cisl Toscana, Ciro Recce – quindi le preoccupazioni della Fim sono comprensibili e condivise. Occorre che trovino ascolto da chi di dovere e che tutti gli attori in campo si impegnino per dare risposte ai problemi e invertire la tendenza”.