Bicchiere mezzo pieno per un pareggio acciuffato al 97’, dopo essere stati sotto per 3-1 a 8 minuti dalla fine o bicchiere mezzo vuoto per l’ennesima gara non vinta, con sei punti conquistati nelle ultime otto partite? Per il tecnico gigliato Stefano Pioli vale la prima ipotesi con la sua Fiorentina capace di riemergere dopo aver visto i fantasmi per larghi tratti di gara, con una dimostrazione dei suoi giocatori di credere quantomeno nel lottare fino alla fine, e di provare a salvare anche la sua panchina. Ci ha pensato il subentrato a Mirallas, in piena zona Cesarini, a trovare la rete del definitivo 3-3 al termine di una gara, quella contro il Sassuolo, che ha visto per larghi tratti di gara una Fiorentina lontanissima dalla sua espressione migliore, con i neroverdi emiliani che hanno approfittato dell’ennesime ingenuità assortite di Lafont e compagni, ma con i cambi che si sono rivelati decisivi, con il ritorno al gol anche di Giovanni Simeone.

La contestazione I viola continuano a non vincere e gli oltre mille tifosi gigliati arrivati a Reggio Emilia per spingere i propri beniamini, hanno duramente contestato per larghi tratti di partita la proprietà rappresentata dalla famiglia Della Valle, e che a fine partita hanno ‘respinto’ il saluto dei propri beniamini, che stavano andando sotto il settore ospiti, invitandoli a tirare fuori gli attributi e ad onorare la maglia. La gara contro il Sassuolo ha rappresentato per i gigliati la perfetta sintesi degli ultimi due mesi e mezzo di campionato, ovvero errori assortiti in difesa, scarsa produttività di gioco, e prestazioni altamente insufficienti di tanti dei giocatori che la scorsa estate erano visti come quelli che dovevano far fare il salto di qualità.

Pioli: «I tifosi vanno rispettati» «Mi aspettavo una partita difficile, combattuta, contro una squadra che gioca bene a calcio – ha sottolineato a fine gara il tecnico gigliato – Siamo stati un po’ troppo timorosi, fino al primo vantaggio del Sassuolo non abbiamo cercato le giocate che ci potevano permettere di essere pericolosi perché abbiamo giocato in maniera troppo semplice. Quando non avevamo piu’ niente da perdere i ragazzi sono stati bravi a mettere in campo carattere e a rischiare delle giocate che prima non abbiamo rischiato. La reazione della squadra è stata quella di una squadra che non voleva mollare e che non voleva nuovamente perdere. I tifosi hanno contestato la squadra? I tifosi vanno rispettati, i giocatori sono andati sotto la curva per salutarli. I tifosi sono passionali, vorrebbero sempre vedere la loro squadra vincere ma i miei giocatori hanno passione e voglia di onorare questa maglia».