taxi_staz_firenze_2.jpgNon si svolgerà quest’oggi a Firenze l’incontro che era stato previsto a Palazzo Vecchio voluto dall’assessore allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini e le organizzazioni di rappresentanza dei tassisti. Proprio Bettarini ha annullato il meeting in seguito alle minacce da lui ricevute, in particolare via Facebook, e segnatamente dal rappresentante sindacale dei tassisti Roberto Cassigoli, che gli ha augurato, nel giorno di San Lorenzo, il 10 agosto scorso, di fare la fine proprio del patrono di Firenze (ovvero di morire arso vivo ndr.). Il contenzioso fra l’ex sindaco di Borgo San Lorenzo ed il mondo dei tassisti fiorentini va avanti da diversi mesi ed in particolare dallo scorso giugno, quando Bettarini si lamentò dello scarso numero dei taxi disponibili durante il periodo molto ‘caldo’ in termini di presenze in città della manifestazione ‘Pitti’.

I motivi dello scontro L’assessore allo sviluppo economico prima chiese di verificare la regolarità di alcune licenze, chiedendone un sensibile aumento numerico, poi di controllare gli effettivi tempi di percorrenza dei viaggi effettuati da alcuni taxi, spropositati in certi casi a suo avviso, al netto del traffico di Firenze, ed infine di capire la suddivisione dei turni di servizio. Questo ‘occhio’ fin troppo attento sul mondo dei tassisti e le sue categorie, ha pesantemente innervosito proprio quest’ultimo e quando lo scorso week-end ha proposto l’introduzione di Gps sui mezzi, ecco arrivare prime le proteste e poi le minacce.

Sì al confronto democratico Nel frattempo Bettarini aveva proposto un incontro chiarificatore a quattr’occhi con alcuni rappresentanti sindacali ma il tutto è stato vanificato proprio dopo gli insulti e le provocazioni ricevute via web. «Nessuna minaccia, sì al confronto democratico» ha difeso le associazioni di categoria dei tassisti Andrea Gambacciani, segretario generale della Filt-Cgil area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia, affiancato dal segretario metropolitano Roberto Cassigoli, che hanno scritto una lettera aperta al sindaco di Firenze Dario Nardella e all’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini, chiedendo un tavolo sui nodi della mobilità cittadina. «E’ stato letto e interpretato come una minaccia – ha spiegato Lorenzo Cassigoli  provando a giustificarsi del suo post – si tratta di una interpretazione che non rappresenta le intenzioni di chi scrive. Tuttavia l’amministrazione si esprima sulle nostre proposte di diversa turnazione del servizio, di flessibilità estrema nelle turnazioni, eccetera invece che di ripetere il solito mantra dell’aumento delle licenze».

Le scuse mai arrivate L’assessore Bettarini però, dopo essersi consultato con il sindaco Nardella, ha deciso per l’annullamento dell’incontro con i rappresentati sindacali, valutando anche possibili denunce per le minacce da lui subite negli ultimi giorni. «Dopo le minacce di natura personale delle ultime ore mi aspettavo oggi le scuse di Filt-Cgil: non solo non sono arrivate, ma con la lettera aperta si prosegue nella polemica -ha dichiarato l’assessore Giovanni Bettarini – Non ritengo ci siano le condizioni per un confronto. La nota della Filt Cgil Area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia non solo minimizza l’uscita estremamente infelice del segretario Roberto Cassigoli, ma continua nella polemica. Di fronte a questo, ho deciso di rinviare l’incontro a settembre augurando ai rappresentanti sindacali una maggiore tranquillità».