FIRENZE – C’è il turismo mordi e fuggi, c’è il turismo dei selfie. E poi c’è il turismo, deleterio per loro e per gli altri, dei cretini. Sembra appartenere a quest’ultima categoria il gesto di una ragazza, probabilmente in compagnia, che a Firenze ha pensato di arrampicarsi al fianco di una statua in favore di obiettivo.
Lo scopo naturalmente non era vedere più da vicino il lavoro del Giambologna, il Bacco, posto in Borgo S. Jacopo all’inizio di Ponte Vecchio. Bensì mimare atti sessuali con il bronzo, per fortuna una copia, e condividerla sui propri canali social.
Se n’è accorta la pagina Welcome to Florence che con i suoi 209mila folowers su Instagram pubblica fatti e fatterelli della città con foto e video.
Che dire? Nulla. Basta leggere i commenti sotto il post per farsi un’idea. Il più simpatico è quello di Paolo Brunetti che su Facebook scrive “S’è attaccata ai lilli di’ lallo”, rimandando alla celebre canzone di Riccardo Marasco.
Possiamo solo aggiungere che, per fortuna, il manufatto del Giambologna è al sicuro al museo del Bargello; che quella “stuprata” dalla turista è una copia realizzata nel 2006. La signorina in questione, troppo accalorata, certamente non si sarà accorta della differenza con l’originale che si era salvato quasi per miracolo dalle mine poste dai nazisti durante la fuga nel 1944.