Occupazione abusiva di demanio marittimo e sottrazione al libero uso di una porzione di spiaggia pubblica a Marina di Bibbona. È il reato contestato ad un livornese di 53 anni, gestore di un campeggio della zona, che è stato deferito all’autorità giudiziaria dalla Guardia costiera di Cecina.
Appostamenti in borghese per scoprire l’abuso Oltre 70 le attrezzature sequestrate dai militari, tra ombrelloni, supporti, sdraio e lettini, sistemati sull’arenile dai dipendenti della struttura turistica retrostante, in attesa dei clienti. Un’attività di occupazione non autorizzata, per mancanza di apposita concessione, monitorata per alcuni giorni dalla Guardia costiera con appostamenti di personale in borghese, qualche volta anche vestito da assistente bagnanti che ha video-fotografato ripetutamente gli abusi. Un centinaio circa, i metri quadrati occupati. Le attrezzature, sequestrate e fatte rimuovere dalla Guardia costiera, erano sistemate in file ordinate, rendendo quindi la spiaggia non fruibile da altri bagnanti, creando così una zona circoscritta ad uso esclusivo dei turisti del vicino camping. La posizione del gestore e tutti gli elementi di prova raccolti dai militari sono ora al vaglio della Procura della Repubblica di Livorno. L’operazione si colloca nel più ampio contesto della campagna di sicurezza “Mare sicuro 2016” che si pone tra gli obiettivi anche quello di tutelare la collettività da ogni forma di abuso teso a limitarne il diritto di fruizione del mare e delle spiagge destinate al libero uso.