Il caso dei troppi migranti collocati alla Castellaccia, frazione di Gavorrano (Gr), al centro della mozione presentata dalla Lega, illustrata in aula a Palazzo del Pegaso, da Marco Casucci, che il Consiglio regionale ha respinto. Il testo chiedeva alla Giunta di attivarsi tempestivamente presso le varie Prefetture e il Ministero dell’Interno, per evitare che i migranti fossero in numero eccessivo rispetto agli abitanti del luogo che li ospita; attivarsi con la locale Asl per verificare le reali condizioni sanitarie della struttura che li ospita; sostenere le richieste che i cittadini hanno sollevato con una petizione popolare; dare la massima e trasparente informazione sulla sistemazione dei migranti nel territorio.
Contrari ma attenti Sul testo il capogruppo Pd, Leonardo Marras, ha comunque riconosciuto la necessità di «non sottovalutare la preoccupazione manifestata dai residenti. Interpretiamo in modo adeguato il disagio di una piccola comunità, per lo più composta da persone anziane, e diamo valore alle iniziative che il Comune ha intrapreso sin da subito». «Dobbiamo però ammettere ed essere onesti: si sono verificati anche momenti di tensione», ha affermato Marras, ricordando che di recente il sindaco ha fatto un’assemblea alla quale ha partecipato anche il consigliere Casucci. «In quell’occasione si è registrato un clima di preoccupazione ma anche una ferma volontà a reagire con progetti di integrazione e con la capacità di misurare la disponibilità, la voglia e la determinazione di una comunità che desidera accogliere in modo adeguato», ha detto ancora il presidente Pd. Il voto contrario del proprio gruppo alla mozione della Lega, ha spiegato, è dovuto al fatto che «non siamo di fronte ad una situazione così allarmante da meritare una censura come quella suggerita nella mozione». Perplessità sul testo sono state avanzate anche da Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra) e Monica Pecori (gruppo misto/Tpt). «La mozione si basa su un sentito dire. Non si può votare se non si verificano le informazioni contenute», ha detto Sarti. La consigliera Pecori ha chiesto il ritiro per «verificare i dati riportati».