Qualcuno stara’ alla biglietteria all’entrata perche’ parla benissimo l’italiano e l’inglese e accogliera’ i visitatori stranieri. Altri aiuteranno a posizionare le transenne per delimitare l’area della manifestazione. Altri ancora invece sfileranno insieme ai figuranti, vestiti di tutto punto come antichi romani. Per il secondo anno consecutivo, i richiedenti asilo ospitati sul territorio comunale di Bagno a Ripoli (Firenze) parteciperanno alla Rievocazione della Passione di Cristo organizzata dal Centro Attivita’ Turistiche, che come da tradizione si svolgera’ a Grassina la sera del Venerdi’ Santo, il 14 aprile.
A bordo di un gommone per fuggire alla povertà Nove ragazzi, con un’eta’ tra i 22 e i 32 anni, tutti provenienti dalla Nigeria, arrivati nel nostro Paese circa un anno e mezzo fa a bordo di un gommone per sfuggire dalla poverta’ e dalle violente persecuzioni contro i cristiani: da circa un anno risiedono nella struttura di Grassina, messa a disposizione dal Comune di Bagno a Ripoli per l’accoglienza dei profughi, seguiti dagli educatori della cooperativa sociale Cristoforo. «Questi nove ragazzi hanno lasciato la loro terra anche per scampare alle persecuzioni di cui erano oggetto a causa della loro fede religiosa. Siamo felici che abbiano scelto di festeggiare la Pasqua partecipando ad una manifestazione sentita e attesa da tutta la cittadinanza come la Rievocazione di Grassina- dicono il sindaco Francesco Casini e la vicesindaca Ilaria Belli– La strada per l’integrazione passa anche da qui, dalla condivisione delle tradizioni della comunita’». Un percorso che per i nove richiedenti asilo ospitati a Grassina, oltre alla partecipazione alla Rievocazione storica, e’ fatto anche di attivita’ di volontariato insieme alle associazioni del territorio. Alcuni ragazzi, infatti, tramite un progetto dell’Auser, sono incaricati di portare la spesa settimanale a casa delle persone meno abbienti. Altri, invece, danno una mano a sistemare il giardino alla Casa del popolo di Grassina.