FIRENZE – La raccolta differenziata in Toscana fa un passo in avanti. La media regionale è al 65,68%, mentre nel 2021 era al 64%.
Tra i Comuni, Gambassi Terme (Firenze) riesce a superare il 90% e ben 44 realtà superano quota 80%. Tra i Comuni, Gambassi Terme riesce a superare il 90% e ben 44 realtà superano quota 80%. “La Toscana ha vinto la sua sfida, ha superato nel 2022 il 65% di raccolta differenziata, così come previsto dalla normativa vigente. Voglio ringraziare i sindaci ed i gestori per il grande lavoro fatto e per la serietà con cui affrontano ogni giorno questo tema, ma soprattutto vorrei ringraziare i cittadini perchè questo traguardo lo hanno raggiunto loro, è una loro vittoria”, ha detto l’assessore regionale Monia Monni.
“La nostra nuova sfida – ha aggiunto Monni – sarà raggiungere il 75% con il dato medio regionale nel 2028, così come previsto dal Piano regionale dell’economia circolare. Sono certa che con l’impegno di tutti potremo farcela e sono certa che i toscani continueranno a dimostrare il loro impegno per il bene comune, per uno sviluppo sostenibile che gravi sempre meno sul pianeta e sulle future generazioni”.
Tra gli Ato, il risultato migliore è dell’ATO Toscana Costa, che ha superato il 70%, con oltre due punti e mezzo in più rispetto all’anno precedente. L’ATO Toscana Centro si è attestato al 68% circa (con un aumento di quasi mezzo punto rispetto al 2021). Anche l’ATO Toscana Sud migliora, supera il 55% di raccolta differenziata con quasi due punti percentuali in più rispetto al 2021 e continua a lavorare per rimettersi al passo col resto della regione.
Tra le Province si distingue come più virtuosa Lucca (380.830 abitanti e 242.556 t di rifiuti urbani totali) con il 76,943% di differenziata, percentuale stabile rispetto al 2021. Seguono Prato (258.459 abitanti e 159.460 t di rifiuti) con il 73,67% di differenziata (+0,3%); Pisa (416.323 abitanti e 236.513 t di rifiuti) con il 69,14% (+0,1%); Firenze (984,991 abitanti e 550,216 t di rifiuti) con il 68,44% (-0,4%); Massa Carrara (187.274 abitanti e 242.556 t di rifiuti), con il 67,41% di differenziata (e un significativo aumento, + 8,7% %); Pistoia (288.911 abitanti e 150.959 t di rifiuti) con il 60,74% (+2,9%); Siena (259.858 abitanti e 151.301 t di rifiuti) con il 59,5% di differenziata (+0,1%) e Livorno (325.243 abitanti e 224.320 t di rifiuti) con il 59,25% di differenziata (+4%). Infine Grosseto (215.973 abitanti e 139.006 t di rifiuti) con il 55,79% di differenziata (+3,6%) e Arezzo (333.290 abitanti e 190.850 t di rifiuti) con il 55% di differenziata (+2,7%).