SIENA – Una settimana straordinaria per l’Accademia Musicale Chigiana: si incrociano i due cartelloni per il centenario del festival ideato dal Conte Guido Chigi Saracini nel 1923, la Micat in Vertice n. 100 dell’Accademia e quello speciale.
Uto Ughi violino e l’Orchestra da Camera I Filarmonici di Roma inaugurano, martedì 21 febbraio al Teatro dei Rinnovati, la stagione dei concerti ‘speciali’ per il secolo di vita della Micat in Vertice.
Questo cartellone integra l’intenso e articolato programma in progress realizzato dall’Accademia Chigiana, con la partecipazione di istituzioni locali e nazionali, per l’anniversario della sua stagione invernale dei concerti. Un ‘manifesto’ di venti eventi, fino al 12 maggio, con le star della musica, rende onore alla visione del grande mecenate Guido Chigi Saracini, fondatore dell’Accademia e padre della Micat in Vertice.
Il libretto ‘straordinario’, direzione artistica del maestro Uto Ughi, fortemente sostenuto dal Comune di Siena, prevede quattordici concerti fino alla primavera 2024. L’evento di martedì 21 febbraio sarà preceduto da una matinée di prove aperte agli studenti senesi.
Il programma al Teatro dei Rinnovati inizia con la ‘Sonata III in do maggiore’ dalle ‘sei sonate a quattro’ di Gioachino Rossini, per poi ascoltare ‘Preludio e Allegro in mi minore nello stile di Pugnani’ di Fritz Kreisler. Si continua con Wolfgang Amadeus Mozart e il suo ‘Concerto per violino e orchestra n. 5 in la maggiore K 219’. Poi da ‘Souvenir d’un lieu cher’ op. 42, n. 1 Méditation di Pëtr Il’ič Čajkovskij, e ‘Rondo capriccioso op. 28’ di Camille Saint-Saëns. Gran finale con Carmen Fantasy op. 25 di Pablo de Sarasate.
Venerdì 24 febbraio si ritorna all’Accademia Musicale Chigiana per il concerto, appuntamento della Micat in Vertice N. 100, al Teatro dei Rozzi, del Trio Duccio Ceccanti violino, Vittorio Ceccanti violoncello, Matteo Fossi pianoforte. Interpreteranno la cultura musicale mitteleuropea, dalla Vienna ottocentesca di Franz Schubert, al Romanticismo di Johannes Brahms, fino a un protagonista della musica del nostro tempo, Ivan Vandor; per poi nel finale, ritornare al XIX secolo con Antonín Dvořak, uno dei massimi esponenti della musica boema del periodo. Inizio concerti alle 21