FIRENZE – Via libera da parte del Consiglio regionale alla nuova disciplina sugli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico.
L’aula ha approvato oggi la proposta di legge, presentata ad ottobre 2022 dalla giunta, che adegua la legge toscana n. 40 del 2005 sul servizio sanitario regionale. Si tratta dell’ultimo tassello mancante per poter adeguare lo statuto del Meyer, che dopo il riconoscimento da parte del Ministero della salute che c’è stato agosto 2022 è diventato istituto di ricovero e cura carattere scientifico di diritto pubblico.
“Tagliamo oggi un traguardo importante e ringraziamo il Consiglio regionale per il lavoro svolto ed il voto sulla proposta di legge – commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – Il riconoscimento conferito al Meyer testimonia la vitalità di altissimo livello della ricerca scientifica applicata all’attività clinica in un ambito di assoluto rilievo come la pediatria”.
“Per conformare lo statuto si doveva però adeguare la legge 40 – spiega l’assessore Bezzini – ed oggi questo percorso può dirsi concluso. Per il Meyer e il sistema sanitario regionale i benefici sono innumerevoli: il primo riguarda la ricerca. Si potrà infatti accedere a finanziamenti nazionali ed europei, che andranno ad aggiungersi a quelli regionali, permettendo un ulteriore sviluppo delle attività”.
Il decreto del ministero di agosto era arrivato dopo l’avvio di una complessa procedura nazionale iniziata nel 2021 a seguito di un’articolata istruttoria che ha portato la giunta regionale ad esprimersi positivamente in merito alla coerenza del riconoscimento con la propria programmazione sanitaria e culminata nella istanza di riconoscimento avanzata dalla Regione Toscana. A seguito del giudizio positivo da parte di una commissione di valutazione indipendente, inviata al Meyer dal Ministero della Salute a dicembre 2021, e del parere positivo della Conferenza Stato-Regioni si è poi giunti al decreto di riconoscimento.
Con la modifica della legge 40, che dettaglia una disciplina ad hoc per gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico, la nomina del direttore generale del Meyer spetterà ancora al presidente della Regione, dopo aver sentito il Ministero della salute e d’intesa con il rettore dell’università. E’ confermata la presenza di un direttore amministrativo e di un direttore sanitario, scelti secondo la legislazione già vigente. Le novità riguardano l’introduzione di un consiglio di indirizzo di cinque membri – nominati dal presidente della Regione, di cui tre individuati dallo stesso (uno su proposta dell’Università) e due designati dal ministero – e di un direttore scientifico, nominato dal Ministero della salute sentito il presidente della Regione.