SIENA – “Mettici la mano” fa tappa al Teatro dei Rinnovati. Dopo il successo de “Il silenzio grande”, la nuova inedita commedia di Maurizio De Giovanni con Antonio Milo, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra è il nuovo appuntamento della stagione “Metaversi” dei Teatri di Siena, da venerdì 22 a domenica 24 marzo.

Un progetto che nasce quasi come una costola della saga de “Il commissario Ricciardi”: in una Napoli devastata dalle conseguenze del nazifascismo, martoriata dai bombardamenti, ma mai priva di quella carica di umanità e di amore per la vita, due tra i volti più colorati si staccano dal filone corale e tornano a raccontarsi con il pubblico: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella, uno con il rigore della divisa e l’altro con la leggerezza della femminilità travestita. Melina sarà lo straordinario sguardo sul sacrificio femminile di quell’epoca.

Lo spettacolo. Primavera del 1943 Napoli. Una tarda mattinata di sole viene squarciata dalle sirene: arrivano gli aerei alleati e il pericolo di un nuovo e devastante bombardamento. La scena è uno scantinato che fa da rifugio improvvisato. In un angolo del locale c’è una statua della Madonna Immacolata miracolosamente scampata alla distruzione di una chiesa.

È qui che si ritrova una strana compagnia, riunita dalla necessità di riparo: Bambinella, un femminiello che sopravvive esercitando la prostituzione e che conosce tutto di tutti, il Brigadiere Raffaele Maione e Melina, una ventenne appena arrestata per aver sgozzato nel sonno il Marchese di Roccafusca, di cui la ragazza era la cameriera. Mentre fuori le voci della gente si trasformano in un pauroso silenzio e poi nel progressivo avvicinarsi del fragore delle bombe, il dialogo tra i tre occupanti del rifugio si fa sempre più profondo e serrato, con una serie di riflessioni sulla vita, la morte, la giustizia, la fede, ma anche la fame e l’arroganza del potere.