A Prato dal 5 al 29 febbraio si terrà la XXI edizione della rassegna Met Jazz, organizzata dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana con la direzione artistica di Stefano Zenni. Quattro i grandi eventi tra il Teatro Metastasio e al Teatro Fabbricone: l’inaugurazione (8 febbraio, Metastasio, ore 21), in esclusiva italiana, è affidata a Monk Casino, un gruppo tedesco interamente acustico, guidato dal pianista Alex von Schlippenbach. Secondo appuntamento (15 febbraio, Fabbricone, ore 21) con un duo speciale, uno dei più sorprendenti e inclassificabili del jazz italiano: sarà la voce del funambolico John De Leo, già cantante dei Quintorigo, a dialogare con il pianoforte policromo di Fabrizio Puglisi. Per la terza serata (22 febbraio, Fabbricone, ore 21), capitanati dal poliedrico Francesco Cusa, arriveranno poi The Assassins, un quartetto tutto italiano e originale che mescola composizione e improvvisazione, jazz e funk, vincoli e libertà. A chiusura (29 febbraio, Metastasio, ore 21), la tromba del grande solista Fabrizio Bosso insieme con il suo quartetto e i brillanti arrangiamenti di Paolo Silvestri e del suo piccolo ensemble rendono omaggio a Duke Ellington, altro gigante statunitense.
Musica, libri e lezioni Ci saranno poi altri sei appuntamenti: quattro concerti dedicati all’arte del solo, una lezione-conferenza e la presentazione di un nuovo libro, tutti racchiusi tra gli eventi di Met Jazz Off, tutti a ingresso gratuito e realizzati in collaborazione con e presso la Scuola di Musica Verdi, la Biblioteca Lazzerini, e il Museo del Tessuto di Prato. Si parte con il concerto “SoloSé” del sax tenore abruzzese Piero Delle Monache (5 febbraio, Museo del Tessuto, ore 21) e si prosegue con la presentazione del libro “Sassofoni e pistole. Storia delle relazioni pericolose tra jazz e romanzo poliziesco” di Franco Bergoglio (7 febbraio, Biblioteca Lazzerini, ore 11). Ecco poi il maestro siciliano dell’esibizione in solitudine Daniele Camarda, che mescola il basso elettrico all’elettronica (14 febbraio, Museo del Tessuto, ore 11). Nella conferenza del direttore Stefano Zenni, “Black Bottom futurista. Il jazz arriva in Europa” si esplorano gli aspetti della rivoluzione culturale che comportò l’arrivo del jazz in Europa, che investì, oltre la musica, arte, balletto e costume quotidiano (21 febbraio, Scuola di Musica Verdi, ore 11). Infine, a rendere merito al jazz toscano stavolta esaltando il pianoforte, ci sarà il concerto di Francesco Maccianti, pianista di formazione classica ma dedito a un jazz di ascendenza hard bop (28 febbraio, Scuola di Musica Verdi, ore 11).
di Ambra Pucci