Da John Cage a Philip Glass, da Duke Ellington al capitolo americano di Antonín Dvořák. E’ un pendolo che oscilla tra la musica contemporanea del Nuovo Mondo il repertorio scelto dall’ensemble d’archi Crazy Quartet per il concerto di mercoledì 20 settembre all’Auditorium Fondazione Cr Firenze  (ore 21). Intitolata “American Quartets”, la serata è inserita nell’ambito dei Mercoledì Musicali della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, rassegna internazionale di musica per organo, quest’anno aperta anche a concerti di musica di camera.

Il concerto Crazy Quartet allinea i violinisti Beatrice Bianchi e Alessandro Bernardi, la violista Vera Stefanovic e il violoncellista Cristiano Sacchi, musicisti di grande esperienza e con all’attivo esperienze internazionali, tutti attivi anche sul fronte didattico. Ispirato a filosofie indiane e in particolare al concetto di silenzio, “Quartet in four parts” di John Cage fu composto nel 1950 con la tecnica del gamut: lo stesso autore definì il brano “l’apertura di un’altra porta, con possibilità illimitate”. Dalla colonna sonora del film “Mishima – Una vita in quattro capitoli” è tratto invece “String Quartet No.3” di Philip Glass, da sempre vicino all’immaginario cinematografico. E ancora, un classico di Duke Ellington, “Sophisticated Lady”, mentre a chiudere è il “Quartetto op. 96” composto Antonín Dvořák durante la lunga trasferta negli Stati Uniti. Particolare che insieme ai richiami al folclore locale contribuirono a ribattezzarlo “Americano”.