samuelsTroppo forte questa Milano o troppo incerta ancora questa Siena? Dove iniziano i meriti dei lombardi e dove invece pesano gli errori della Mens Sana reduce nuovamente da un’altra serata dalle brutte percentuali al tiro? Sono i dubbi che si porta con sé gara 2 della finale scudetto dove l’Emporio Armani riesce nuovamente a battere la Montepaschi per 79-65, portandosi sul 2-0 nella serie, a due vittorie dal titolo tricolore che, all’ombra della Madonnina, manca ormai da 18 anni.

Gara 2 al Forum  di Assago Non è stata una bella partita. Si può dire che le difese hanno prevalso sugli attacchi. Specie in partite dalla grandissima posta in palio e che rappresentano le ennesime fatiche di una stagione lunga e logorante. A Milano è bastato fare il compitino: la squadra di Banchi non ha brillato per il suo gioco espresso – lo ha fatto raramente per tutta la stagione a dire il vero – ma, trascinata da Samuels e Gentile è riuscita ad avere la meglio di una Siena che ha proseguito nel suo rapporto conflittuale con i ferri e i canestri del Forum di Assago. Dopo l’1/19 di gara 1 da tre per la Mens Sana, nel secondo match milanese è arrivato un altro 4/21. E poi gli errori ai liberi: anche in gara 2 la squadra di Crespi ha segnato dalla lunetta con un 15/25. Percentuali punite poi da una Milano che andata comunque in crescendo – specie in difesa – nel secondo tempo, nonostante un avvio positivo per i colori senesi.

Gara 3 e 4 a Siena La serie adesso si sposta in casa Mens Sana per una squadra che , adesso più che mai, ha bisogno proprio di quella scintilla che è in grado di darle il pubblico di fede mensanina per permetterle di innescare quello scatto d’inerzia indispensabile per risollevare le sorti della finale playoff. Servirà dunque il cosiddetto sesto uomo in campo: il tifo. In ballo ci sono l’orgoglio e la storia di una città intera, chiamata agli ultimi appelli di una lunghissima serie di finali. Se sarà così, a Siena, l’impresa di strappare lo scudetto dalle maglie biancoverdi si farà necessariamente più dura per i griffati milanesi.