Si torna a sudare in Viale Scalvo a Siena per il via della nuova stagione della Montepaschi Mens Sana Basket. Saranno giornate di duro lavoro che proseguiranno nel ritiro di Bormio dove la squadra si trasferirà domenica. Intanto, però, molti sacrifici e tanto sudore sono già stati spesi durante l’estate per l’allestimento del roster da mettere a disposizione del nuovo coach Marco Crespi, promosso dopo la partenza per Milano di Luca Banchi. «Fino a poco tempo fa la domanda più ricorrente era: “Qual è lo scudetto più bello?”. E la risposta sempre la stessa: “Il prossimo”. Adesso ci troviamo costretti di riformulare il tutto: “Qual è la stagione più difficile?”. “La prossima”. Siamo di fronte ad una situazione molto complessa, senz’altro la più problematica del nuovo millennio. Dobbiamo fare i conti con una crisi che ha investito l’Europa e prepotentemente la città di Siena», ha detto il gm Ferdinando Minucci nella consueta conferenza stampa di inizio stagione.

Le parole di Minucci Lo stesso Minucci ha parlato di un budget drasticamente ridotto, «meno del 50% rispetto al 2012/2013», ha ufficializzato il general manager parlando di quanto è stato fatto nell’estate che ha preceduto il via dell’ultima stagione in cui il nome della Banca Monte dei Paschi sarà presente sulle maglie bianco verdi della Mens Sana. «Non è facile comprendere certe dinamiche, non è facile capire perché in due anni il budget può essere ridotto così drasticamente. Ma questo è successo ed il nostro compito è quello di guardare avanti, di intercettare nuove risorse, di creare i presupposti perché la Mens Sana possa continuare ad essere un club di riferimento per l’organizzazione che contraddistingue la propria struttura societaria e tecnica – ha detto ancora Minucci -. Sono sempre situazioni complesse quando si arriva alla scadenza di contratto. A noi fortunatamente non accadeva da 13 anni. Non so se questo rapporto potrà proseguire in futuro, questo ovviamente non dipende solo da noi. Credo che per quanto ci riguarda non avremmo potuto dare al Monte dei Paschi più di quello che abbiamo dato in questi anni in termini di visibilità e risultati. Oggi in Europa Siena viene identificata non solo per la storia e per il Palio ma anche per il binomio Monte dei Paschi-pallacanestro».
 
L’orizzonte mensanino Quella che si sta profilando all’orizzonte sarà dunque una stagione difficilissima contraddistinta da tanta incertezza e da un’Eurolega che sarà disputata a Firenze per poter mantenere la Licenza A, quella che garantisce una permanenza pluriennale nella massima competizione europea di basket. Al di là di quello che si può vociferare intorno a questa decisione, sembra l’unica strada da battere per poter accattivare le attenzioni di nuovi investitori – e quindi nuovi sponsor – nel prodotto Mens Sana. «Abbiamo tutto il nostro prestigio da spendere e lo spenderemo al meglio – ha aggiunto il presidente della Mens Sana Basket Cesare Lazzeroni che ha ricevuto l’eredità da Minucci dopo l’avvio dell’inchiesta della Guardia di Finanza sulla società cestistica bianco verde -.  Non possiamo né illuderci, né illudere». E ch gli chiedeva se questa potesse essere l'ultima stagione della Mens Sana Basket, Lazzeroni ha risposto: «Auguriamoci di no, lavoreremo per preseguire con la nostra ttività».
 
La nuova Montepaschi Mens Sana Siena non giocherà quindi il ruolo del “Paperon de’ Paperoni” nel basket italiano. Quel ruolo spetta alla quotatissima Milano che già nella passata stagione, sotto l’insegna Armani, aveva giocato questa parte da attore protagonista. Salvo poi lasciare proprio alla Mens Sana lo scettro di regina sul parquet. Oltre a coach Banchi, la società meneghina ha attinto da Siena anche un pezzo pregiato come David Moss e sta per annunciare l’ingaggio di un’altra pedina che è stata fondamentale nello scacchiere senese, cioè Kristjan Kangur. La Mens Sana di Crespi dovrà fare a meno anche dello storico capitano Marco Carraretto – l’unico che c’è sempre stato nei sette scudetti vinti consecutivamente da Siena dal 2007 al 2013 – che non ha trovato l’accordo per un rinnovo del contratto a cifre ovviamente ridotte. Cosa che invece ha fatto durante l’estate Daniel Hackett che, proprio quando sembrava certa la sua partenza, ha deciso di ridursi nettamente l’ingaggio pur di rimanere a Siena, città di cui si è innamorato e che, di rimando, si è innamorata di lui. Sarà lui una della guide della Mens Sana insieme al nuovo capitano Tomas Ress. Insieme a loro giovani di talento soprattutto di provenienza statunitense quali Kim English, Erik Green,Othello Hunter e Taylor Rochestie. Ultime ore di attesa per l’arrivo del trasfer definitivo da San Pietroburgo di Josh Carter, e per definire nel dettaglio gli movimenti di mercato che significano conferma o meno di Viktor Sanikidze e probabile arrivo dell’italo-americano Jeff Viggiano. Intanto si inizia già con le prime visite mediche e i primi lavori con i preparatori atletici. Intanto, la stagione della Mens Sana “spending review” è già partita.