«Entro la fine dell’anno il vaccino contro il meningococco sarà sul mercato italiano». Ad annunciarlo era stato lo scorso 30 settembre Rino Rappuoli, global head of research Novartis Vaccines and Diagnostics, nella giornata inaugurale del Novartis BioCamp a Siena (leggi). Le attese sono state rispettate e ora il vaccino è disponibile anche in Italia dopo essere stato rilasciato in Francia, Regno Unito e Germania. L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha infatti autorizzato il lancio sul mercato del primo lotto del vaccino Novartis contro la malattia meningococcica da sierogruppo B.
Vaccino made in Siena Il vaccino è stato messo a punto interamente in Italia dai ricercatori del Centro Novartis Vaccines a Siena.. Nel mondo, ogni anno, sono complessivamente mezzo milione i casi di meningite meningococcica. L'epidemiologia dei diversi sierogruppi di meningococco varia considerevolmente a seconda dell'area geografica. In Italia, la causa principale è rappresentata dal sierogruppo B che nel 2011 è stato responsabile del 64% dei casi totali tipizzati. Ha rappresentato inoltre la causa principale di meningite meningococcica nei bambini sotto l'anno di età, causando il 77% dei casi totali. Indicato per l'immunizzazione a partire dai due mesi di età, il vaccino Novartis contro il MenB è il risultato di oltre 20 anni di ricerca d'avanguardia nello sviluppo dei vaccini nei laboratori di Siena. «Siamo orgogliosi di questo importante traguardo – dichiara Francesco Gulli, amministratore delegato di Novartis Vaccines – Avere finalmente disponibile il vaccino contro la meningite B anche in Italia, dove e' stato sviluppato e prodotto grazie al tenace lavoro del nostro team di collaboratori, chiude il cerchio e rende sempre più reale e tangibile la nostra ambizione di proteggere più persone possibili dal rischio di contrarre questa temibile infezione batterica. Siamo infatti fiduciosi che le strutture sanitarie, sia a livello nazionale sia nelle singole regioni italiane, valuteranno al più presto con quali modalità inserire questo vaccino nei piani di prevenzione vaccinale».
Successo della ricerca scientifica «Il rilascio del vaccino contro MenB sul mercato italiano è una notizia che accogliamo con gioia – dichiara Rino Rappuoli – perché finalmente possiamo vedere concretizzarsi il nostro impegno, con i primi bambini italiani vaccinati: un altro passo avanti verso un futuro libero dalla meningite. MenB è stato un bersaglio particolarmente difficile da raggiungere, ma dopo anni di lavoro e ingenti investimenti in ricerca e sviluppo siamo riusciti, grazie all'utilizzo di una tecnica innovativa (la reverse vaccinology), a mettere a punto un vaccino efficace, partendo dal genoma del batterio. Lo sviluppo del vaccino è stato prima di tutto un grande successo della ricerca scientifica».
La malattia L'infezione batterica da meningococco è particolarmente pericolosa in quanto attacca le persone sane senza alcun segnale di preavviso e può portare al decesso entro 24-48 ore: la meningite meningococcica ha una letalità tra il 9 e il 12%, ma in assenza di un trattamento antibiotico adeguato puòraggiungere il 50%. I segni e sintomi sono spesso simili a quelli influenzali, rendendo difficile la corretta diagnosi negli stadi iniziali dell'infezione e limitando la possibilità di evitare le conseguenze più gravi. Su 10 persone che contraggono la malattia, circa una e' destinata a morire anche se sottoposta a cure adeguate e su 5 persone che sopravvivono, una rischia di restare vittima di devastanti disabilità permanenti, quali danni cerebrali, problemi di udito o amputazione di arti: un forte impatto, dunque, non solo dal punto di vista della sanità pubblica, ma anche dal punto di vista sociale. Somministrabile a partire dai due mesi di età, il nuovo vaccino offre diverse opzioni di schedula vaccinale che possono essere integrate negli attuali programmi di vaccinazione di routine.