SIENA – Rotta invertita per Eugenio Giani sulla stazione Medioetruria. Dopo aver lanciato la candidatura di Rigutino, davanti al pubblico di Arezzo, il presidente regionale fa marcia indietro.

“E’ fondamentale che vada avanti la commissione tecnica, che abbiamo istituito sulla base del protocollo d’intesa firmato lo scorso agosto da me, Donatella Tesei e l’allora ministro Giovannini”, ha sottolineato il governatore, a Siena per sostenere la candidatura di Anna Ferretti. “Dobbiamo uscire dalla logica delle tre soluzioni: Rigutino, Farneta, Chiusi, per cui poi si viene a creare il senso di municipalismo – ha quindi aggiunto -. Con questo municipalismo non facciamo nulla perché da Roma, nel prevedere risorse per questa stazione, diranno che siamo divisi e che non scegliamo”.

Per il presidente della Toscana “il lavoro non comporta una scelta definitiva ma anche una precisazione finanziaria per capire ciò che è necessario fare per lasciare soddisfatti tutti i territori”, inoltre “il Governo dovrà accelerare i tempi per arrivare ad una decisione” perché “se si consolida una situazione dove non c’è la Medioetruria tra Roma e Firenze poi sarà sempre più difficile farla” mentre “al ministero quindi dico: ‘andiamo avanti’”.

Tesei, presidente Umbra, aveva stoppato Giani pochi giorni fa e anche da Siena, con Stefano Scaramelli in testa, la soluzione aretina non piace. Il presidente toscano, dal canto suo, nell’incontro di metà mandato a Colle Val d’Elsa aveva sostenuto il ruolo della commissione, per poi sbilanciarsi a distanza di una settimana su Rigutino, creando malcontento.