E’ partito alle Scotte un nuovo progetto di cooperazione internazionale con il Kurdistan. Un’èquipe formata dall’anestesista Felicetta Simeone e cinque infermieri, Valeriano Paleri, Maria Di Maro, Gianluca Petteruti, Silvia Marchi ed Elena Mattii, è partita insieme al direttore generale Paolo Morello per Sulaimaniya, in Kurdistan, per curare bambini del posto affetti da gravi cardiopatie congenite e partecipare a un programma di formazione per il personale sanitario locale. Insieme ad altri medici e professionisti sanitari di Genova, Cagliari e Milano, lo staff senese ha visitato l’ospedale in costruzione, al cui progetto partecipa attivamente la Regione Toscana e, successivamente, nell’altro ospedale attivo sono stati operati i nove bambini curdi che non avevano la possibilità di venire in Italia per sottoporsi all’intervento. Il progetto, realizzato grazie alla Regione Toscana, in collaborazione con la onlus Save the Children e con l’intermediazione della moglie del presidente del Kurdistan, prevede il completamento del complesso ospedaliero che comprenderà anche la cardiochirurgia pediatrica. “Per due settimane – spiega la dottoressa Simeone – siamo stati a contatto con la realtà del posto rendendoci conto delle condizioni di profondo disagio in cui vive questo popolo, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza sanitaria. Abbiamo trovato anche una grande umanità e voglia di fare nelle persone che abbiamo incontrato e in tutto il personale sanitario”. La missione in Kurdistan fa parte di un progetto più ampio che prevede anche l’arrivo alle Scotte di medici curdi che saranno impegnati, già da metà ottobre, in un training formativo con i professionisti senesi.


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