Una maxirissa che ha coinvolto 40 detenuti si è verificata oggi nel carcere di Sollicciano a Firenze. «Dopo le proteste dei giorni scorsi di circa 200 detenuti delle sezioni 11, 12 e 13 del reparto penale del carcere di Firenze-Sollicciano – informa in una nota Leo Beneduci, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp – , le stesse in cui si era attuato il discutibile progetto della cosiddetta 'vigilanza dinamica' con celle completamente aperte per la circolazione di detenuti e polizia penitenziaria presente solo saltuariamente». Alcuni dei detenuti coinvolti sarebbero «seriamente feriti».
«Situazione grave» Beneduci denuncia «un aggravarsi delle preoccupanti tensioni già presenti nella struttura anche per gli insostenibili rischi che il personale si trova ad affrontare quotidianamente». Secondo l'Osapp, «le principali responsabilità di una situazione che peggiora ogni giorno e vede il venir meno nel carcere fiorentino delle regole della civile convivenza, sono da ricercarsi negli errori di gestione della direzione e nell'inerzia del provveditore regionale che non hanno saputo cogliere adeguatamente gli allarmanti segnali di questi ultimi due mesi. Se esistessero un'Amministrazione penitenziaria centrale responsabile ed efficiente e un Ministro della Giustizia sensibile ai disagi che il carcere in Italia procura non solo ai detenuti, ma anche alla Polizia Penitenziaria – conclude Beneduci – avremmo potuto sperare in immediati e concreti correttivi e non immaginare, come purtroppo siamo costretti a fare, ulteriori e gravi situazioni nel carcere di Firenze come in molti altri penitenziari sul territorio nazionale».