FIRENZE – Maxi operazione dei Nas dell’Italia centrale con controlli nei centri e associazioni sportive, palestre, piscine e ambulatori in 4 regioni (Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Toscana) per verificare il rispetto della normativa vigente in merito al rilascio di certificati medici per lo svolgimento di attività sportiva.
Le Asl, in supporto ai controlli dei carabinieri di Livorno, hanno chiuso immediatamente due strutture sportive nelle province di Grosseto e di Pisa per “l’assenza del defibrillatore salvavita, che è obbligatorio nello svolgimento di attività sportiva”. Il valore complessivo delle attività fermate nei due centri sportivi è di 1 milione di euro.
Nelle province di Firenze, Siena, Prato e Pistoia, al termine delle ispezione del Nas dei carabinieri in 37 palestre e centri sportivi di queste aree, sono stati segnalati a Comuni e Asl di competenza i responsabili legali di 26 strutture e fatte sanzioni per 30.000 euro. Segnalati anche 11 medici alle autorità sanitarie e amministrative per aver rilasciato certificazione per l’idoneità all’attività sportiva non agonistica senza averne autorizzazione.
Le ispezioni hanno interessato complessivamente 413 centri sportivi, accertando violazioni presso 118 di essi (pari al 28 % degli obiettivi ispezionati), 7 dei quali sono risultati oggetto di provvedimento di immediata sospensione delle attività a causa delle gravi irregolarità riscontrate, quali: l’assenza del defibrillatore salvavita obbligatorio nello svolgimento di attività sportiva; l’aver attivato all’interno di palestre ambulatori in assenza delle previste autorizzazioni; il rilascio di certificazione medica per l’idoneità all’attività sportiva non agonistica, da parte di medici prescrittori non autorizzati.
In altri 7 casi i militari operanti, per le non conformità rilevate, hanno avanzato analoga richiesta di sospensione, tuttora in corso di valutazione. Complessivamente 81 le persone segnalate alle autorità amministrative, 9 quelle deferite in stato di libertà alle competenti autorità giudiziarie le violazioni contestate, tra penali e amministrative, ammontano a 176.000 euro.