«Ci troveremo a stretto giro come Comuni di Volterra e Pomarance, assieme alla Regione Toscana e all’Unione Montana, per trovare soluzioni; credo che siano stati fatti dei passi per turistizzare l’area, da cui poi non è facile tornare indietro». Così il sindaco di Volterra Marco Buselli in merito al Masso delle Fanciulle, da sempre considerato il “mare dei volterrani e dei pomarancini. «Dobbiamo prima pensare a quale vogliamo sia il futuro di quell’area – prosegue Buselli -, che è sempre stata il “mare” dei volterrani e dei pomarancini e che invece negli ultimi anni, ha visto un aumento incontrollato delle presenze. Anche fare un parcheggio aldilà del guado, non è stata un’azione concertata e condivisa. Se poi c’è una piena, come fanno i mezzi a tornare indietro? Naturalmente questo è solo un esempio. Dobbiamo capire che si tratta di un ambiente selvaggio – sottolinea Buselli -, da preservare e da far fruire in sicurezza. Questo non è compatibile con un turismo di massa, in un luogo che manca delle infrastrutture minime per sostenerlo e della sicurezza in alcune aree che, pur se interdette, con presenze aumentate, rischiano maggiormente di essere violate. I Vigili del Fuoco hanno segnalato rischi importanti, che non dobbiamo assolutamente sottovalutare. Ho già scritto al mio funzionario di riferimento, per studiare le possibili azioni da intraprendere, di concerto con gli altri Enti interessati. L’area, tra Volterra e Pomarance, ha un grande valore naturalistico e come Comune abbiamo per ora, insieme ad altri, vinto anche la battaglia per far sì che non venga interessata da operazioni industriali di carattere geotermico».
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